“Modernizzazione dei percorsi formativi” a Giurisprudenza

Giurisprudenza da settembre diversifica l’offerta formativa. Le aspiranti matricole potranno iscriversi al Corso di Laurea quinquennale in Giurisprudenza (che si articola, rispetto a quello precedente basato su un unico curriculum generale, in un triennio comune e in un biennio per indirizzi tra i quali un piano di studio di area economica, concordato con i due Dipartimenti di Economia, che si caratterizza come percorso di eccellenza, che consentirà di acquisire, con un ulteriore anno di studio, la laurea anche in Economia) e al Corso di Laurea Triennale in Scienze Giuridiche (a numero programmato, 200 nuovi ingressi sottoposti ad un test di valutazione).
“Si è compiuto in larga misura un intervento di modernizzazione dei percorsi formativi, moltiplicando le opportunità, uscendo dalla ‘pietrificazione’ degli studi. Il concetto di tradizione è stato depurato dall’antiquariato, al contempo la tradizione dei grandi studi e del senso di storicità del diritto è stata recuperata, con la piena percezione del diritto e di come viene praticato”, spiega il prof. Sandro Staiano, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza. Per quel che riguarda il Corso di Laurea di durata quinquennale in Giurisprudenza sono stati delineati “percorsi didattici ad hoc, una sorta di orientamento durante gli studi che permetterà agli studenti di raggiungere nuovi percorsi lavorativi attraverso specifiche abilità acquisite, con la scelta di continuare a studiare una determinata situazione giuridica anziché un’altra”. Gli indirizzi proposti che potranno essere scelti al quarto anno: Costituzionalistico, Pubblica Amministrazione, Forense profilo civilistico, Forense profilo penalistico, Forense profilo amministrativo e tributario, Giurista d’impresa, Internazionale e Unione Europea, Cultura e tradizione giuridica (che si attiverà automaticamente se lo studente non sceglierà un altro percorso), Giurista del lavoro, Tutela del patrimonio culturale, Logistica, navigazione e trasporti, Regolazione amministrazione e mercati. E poi quello economico che “integra la formazione di competenze giuridiche ed economiche, in ragione delle quali il Dipartimento conferisce la Laurea Magistrale in Giurisprudenza e, in sei anni, con un solo anno integrativo, attraverso percorsi concordati con i Dipartimenti di Economia, offre la possibilità di conseguire una seconda laurea”. 
Il nuovo Corso Triennale in Scienze dei Servizi Giuridici, che ha contenuti e finalità differenti dalla quinquennale, nasce per venire incontro alle esigenze  espresse pervenute dal mondo delle professioni. Prevede tre curricula: Consulente del lavoro (che accoglierà 100 matricole), Giurista d’Impresa e delle Organizzazioni Pubbliche (50), Giurista del terzo settore (50).
Gli sbocchi. Le professioni forensi classiche attraversano un periodo di crisi, il mercato del lavoro non appare roseo per gli aspiranti giuristi. Perché uno studente dovrebbe essere incentivato ad iscriversi a Giurisprudenza? “Per la nostra tradizione e l’innovazione. Offriamo molte possibilità al di fuori di quelle classiche. Oltre alla Laurea Triennale che permette di diventare giurista d’impresa, i percorsi formativi che partiranno a settembre propongono un ampio spettro di opportunità. Soltanto alla Federico II è presente questa ricchezza di offerta formativa, inedita nel quadro nazionale”, risponde il prof. Staiano. Inoltre, “facciamo un grande lavoro di accoglienza, non lasciamo nessuno da solo durante il percorso di studi”. Tante anche “le opportunità di tirocini, le attività di presa di contatto pratico con il mondo del diritto, le possibilità di stage all’estero, gli incontri con il mondo del lavoro”. Altra novità: “Vi sarà una prova di autovalutazione su competenze fondamentali richieste per affrontare il percorso di studi giuridico. Non è un test ad esclusione, lo studente che dovesse risultare in deficit formativo avrà la possibilità di colmare il debito con il supporto del servizio di tutorato. Attività formative di base, nulla di complicato”. 
Emergenza sanitaria, non si sa se da settembre sarà possibile la didattica in presenza. Il Dipartimento si sta preparando per accogliere le future matricole. “Durante il secondo semestre, in piena emergenza e dopo solo una settimana, sono stati avviati 140 corsi on-line, associando le lezioni allo svolgimento degli esami a distanza. Non sappiamo come sarà la situazione alla ripresa, stiamo pensando ad una formula ibrida con il professore ed una parte delle matricole in sede, con il dovuto distanziamento fisico. Un’altra parte di studenti seguirà in remoto. Stiamo cercando di trovare un criterio per la scelta degli studenti in sede”. Per il resto, in questi mesi, “abbiamo cercato di salvaguardare tutti i ragazzi, offrendo le medesime possibilità del percorso in presenza. Pochi giorni fa pensavo a quanto fosse malinconico chiudere on-line il proprio percorso universitario. Così, alle sedute di laurea, per conservare la solennità del momento, come è giusto che sia, abbiamo indossato la toga”.
 
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