“Non si può fare una Medicina di punta senza innestarvi le più nuove e avanzate tecnologie”

Al CIRMIS, Centro Interdipartimentale di Ricerca in Management Sanitario e Innovazione in Sanità, le scienze mediche e le tecnologie avanzate si incontrano e interagiscono in uno scambio osmotico. Nato un anno fa sotto la guida della prof.ssa Maria Triassi, ora Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, è il frutto di un’iniziativa congiunta dei Dipartimenti di Sanità Pubblica e di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione (DIETI). Attualmente lo dirige il prof. Pasquale Arpaia, docente di Misure elettriche ed elettroniche presso il DIETI. “Non si può fare una Medicina di punta senza innestarvi le più nuove e avanzate tecnologie – premette il docente – Eppure, nella sanità odierna, tecnologici e medici si guardano ancora con sospetto. Ingegneria, Matematica, Fisica, Medicina devono intrattenere una collaborazione non più solo scientifica, ma anche tecnica”. Paradossalmente, la pandemia, “che ha danneggiato e rallentato interi settori, ha portato ad un aumento dell’applicazione delle tecnologie nella sanità. Un esempio: l’impossibilità di accedere alle strutture ospedaliere e l’impiego della telemedicina”. Ed è facile comprendere il perché dell’attualità e dell’importanza degli studi, trasversali, che il CIRMIS conduce. Qualche esempio: “Applicazione della realtà aumentata in chirurgia, uso di brain computer interface nelle terapie robotiche per bambini affetti da autismo, intelligenza artificiale per la diagnosi delle fratture maxillo-facciali”. Il Centro, che conta circa quaranta docenti affiliati dalle quattro Scuole federiciane, “si impegna anche a stipulare accordi di collaborazione con aziende di punta nei settori di nostra competenza, con Università e altri enti nazionali e internazionali. Di recente abbiamo siglato un accordo con la Fondazione Kessler di Trento, un ente molto attivo sull’innovazione nella Sanità”. Ancora: “Altri accordi li stiamo firmando con la STMicroelectronics, che ci ha finanziato anche una borsa di studio di Dottorato sul tema della cyber security nella sanità, e con l’Università di Bordeaux”. L’ingresso delle nuove tecnologie nella sanità, però, sta comportando la nascita di dilemmi etici e legali: “Il CIRMIS ha siglato un accordo di collaborazione anche con ReCEPL – il Centro di Ricerca di Diritto Privato Europeo dell’Università Suor Orsola Benincasa diretto dalla prof.ssa Lucilla Gatt – Pensiamo alla brain computer interface e al fatto che, con un oggettino molto piccolo che le persone indossano, possiamo leggere emozioni e sentimenti. Anche la legislazione dovrà evolversi per adeguarsi al progresso tecnologico che stiamo vivendo”. La Federico II ha una dotazione tecnologica all’altezza: “nei laboratori, ma vorremmo aprirne anche di nostri sperando, per i progetti del Centro, nell’accesso a finanziamenti europei e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Il prof. Arpaia è uno dei docenti del nuovo Corso MedTec, Medicina e Chirurgia a indirizzo tecnologico. Alle nuove matricole insegna Tecnologie delle Misure e Diagnosi nel Corso Integrato di Fisica applicata alla Medicina: “Sono favorevolmente impressionato da questi studenti. Li trovo preparati e dinamici. Abbiamo cominciato con qualche esercitazione, ma avranno modo più avanti di sperimentare la commistione tra le discipline che stanno studiando”.
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