“Un’esperienza unica” il viaggio studio in Cina di un gruppo di laureandi in Ambiente e Territorio

Un’occasione per approfondire concetti incontrati durante il proprio percorso di studi ma anche per conoscere nuove culture e cogliere l’importanza della comunicazione. È un resoconto piuttosto positivo quello dei dieci studenti del Corso di Laurea Magistrale di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio (Stefano Pizzuto, Luigi Molettieri, Luigi Libertini, Maria Pia De Matteis, Marco Fantozzi, Alessandra Galizia, Simone Taranto, Rosa Criscuolo, Francesca Ambrosio, Ermanno Alagna), i quali, dal 3 al 18 luglio scorso, hanno partecipato all’University Immersion Program (UIP) dell’Università di Sichuan, in Cina. All’evento, di respiro internazionale, hanno aderito 800 studenti provenienti da 70 Paesi diversi.
“Ho deciso di partire – racconta Marco Fantozzi – perché convinto che sarebbe stata un’esperienza stimolante. Mi piaceva l’idea di prendere parte ad un’occasione di formazione, ma che allo stesso tempo mi avrebbe permesso di conoscere un posto nuovo. Sapevo, però, che sarebbe stato difficile interagire, soprattutto dal punto di vista professionale, con altre culture, dal momento che per me era anche la prima volta”. Sul luogo i problemi non sono mancati, ma neanche le attività: “Effettivamente ci sono state delle difficoltà con la lingua e con computer che avevano software in cinese. Tuttavia i corsi in inglese non hanno rappresentato un grosso ostacolo e i docenti, vista la scarsa familiarità con la lingua anche da parte della platea cinese, si sono impegnati ad utilizzare un linguaggio comprensibile per tutti. Abbiamo seguito lezioni sui sistemi sostenibili per trattare acqua superficiale e preso parte a delle visite guidate presso l’antico sistema di irrigazione del Dujiangyan, ancora in funzione. La guida ci ha raccontato che suscita molto più interesse della Muraglia Cinese, perché in passato ha avuto un’utilità maggiore e continua ad averne ancora oggi”. La Cina anche come possibilità di stringere amicizie e imparare a convivere: “Purtroppo, una volta tornati in Italia, è risultato difficile restare in contatto con i cinesi a causa della censura che…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 13-14/2015)
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