Anatomia come in un videogame, arriva Z-Space

Esiste uno strumento che può aiutare ad affrontare più agevolmente lo studio di Anatomia, incubo di molte matricole di Medicina? Esiste  qualcosa di tecnologicamente avanzato che consenta di osservare il corpo umano nella sua totalità, mettendo in soffitta i disegni degli organi? La risposta è sì. Esiste. Si chiama Z-Space ed è uno degli ultimi arrivi nella Scuola di Medicina e Chirurgia. All’apparenza è una comunissima televisione che trasmette l’immagine di un corpo umano. Ci si pone davanti con degli occhiali specifici, molto simili a quelli del cinema, e, attraverso un telecomando con puntatore laser, si può muovere l’immagine del corpo o un singolo organo precedentemente selezionato, un po’ come studiare l’anatomia umana attraverso un videogame. “La didattica sta andando nella direzione di far partecipare sempre più gli studenti”, ha spiegato la prof.ssa Stefania Montagnani, docente di Anatomia. “I nostri studenti sono nativi digitali, quindi per loro il linguaggio di strumenti all’avanguardia è molto più familiare”, la spiegazione. “Speriamo così di farli innamorare dell’Anatomia”, l’auspicio. Lo Z-Space è stato adottato finora soprattutto per il Corso in lingua inglese: “stiamo preparando delle esercitazioni per le Attività Didattiche Interattive”. A convincere sull’acquisto del prodotto: “il concetto della tridimensionalità. Ci è sembrato molto accattivante. Lo Z-Force permette di tirare fuori l’organo e di poterlo girare nello spazio. Può avere una valenza maggiore rispetto…
L’articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 14 luglio (n. 11-12/2017) o in versione digitale all’indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
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