Archivio digitale della Divina Commedia illustrata: uno dei lavori presentati

La Divina Commedia è un poema che si legge e che si guarda con identica passione, come ben dimostra il fatto che la potenza immaginifica delle scene descritte da Dante abbia ispirato artisti in tutti i secoli. Un gruppo di ricercatori capeggiati da un giovane della Federico II, che si chiama Gennaro Ferrante, ha in corso un progetto che prevede la realizzazione e la disponibilità su piattaforma dell’Ateneo federiciano – www.dante.unina.it – delle più antiche illustrazioni dell’opera dantesca, quelle che furono realizzate nei manoscritti elaborati tra il XIV ed il XV secolo. Coinvolge anche il Ministero per i Beni Culturali e alcuni Atenei stranieri, con i quali sono stati stretti accordi bilaterali finalizzati ad ottenere le autorizzazioni alla replica delle antiche copie della Divina Commedia illustrata. Sono stati finora individuati 270 manoscritti potenzialmente interessanti, dei quali il 60% in Italia ed il 40% all’estero. Quello sul poema dantesco è uno dei progetti dei quali si è discusso nel corso della giornata (il 13 febbraio) dedicata dal Dipartimento di Studi Umanistici, all’interno dell’aula Piovani, alle ricerche che sono state condotte e che tuttora proseguono in virtù dei finanziamenti garantiti da due linee di finanziamento: Star (Sostegno Territoriale alle Attività di Ricerca) e Sir (Scientific Independence of young Researchers). 
I primi nascono da una collaborazione tra la Federico II con la Compagnia di San Paolo e l’Istituto Banco di Napoli – Fondazione. I secondi rientrano in un programma ministeriale varato nel 2014, quando sono stati emanati i bandi…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 24 febbraio (n.3/2017)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
 
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