Attenti a Lupin, allarme furti a Monte Sant’Angelo

Al complesso universitario di Monte Sant’Angelo bisogna tenere gli occhi aperti. Il grido d’allarme, lanciato da alcuni studenti anche su Facebook, fotografa una situazione difficile e reiterata. Nel giro di pochi giorni sono spariti da aule e sale studio due pc portatili e alcuni libri, arrecando ai derubati un danno non quantificabile con la sola perdita materiale. Nella refurtiva dell’ignoto Lupin, infatti, sono finiti mesi di studio e di lavoro di ricerca per tesi di laurea o di dottorato. Come conseguenza dei fatti accaduti, all’università si respira adesso un clima di delusione e tensione. Questo, almeno, è il parere di una delle vittime, Vincenzo Russo, studente in procinto di laurearsi in Chimica Industriale: “è brutto sentir parlare di furti a persone che lavorano. L’ambiente adesso è teso perché non c’è più la libertà di andare a cuor leggero da qualche parte lasciando qualcosa sul banco”. La sua disavventura risale a poche settimane fa: “ero al Dipartimento di Chimica in una saletta dedicata a noi tesisti per il gruppo di ricerca. Ritenendola un posto sicuro, ho lasciato lì la borsa per circa dieci minuti”. Al suo ritorno, l’amara sorpresa: “c’era lo zaino, ma era sparita la borsa col pc”. Per lui, impegnato nelle ricerche per la tesi, oltre al danno c’è stata la beffa: “la perdita materiale c’è, ma sicuramente è maggiore quella quantificabile con la sottrazione del lavoro svolto, perché sul computer avevo documenti importantissimi”. Vincenzo ha una certezza, il ladro viene da fuori: “i locali dove è successo il fatto sono frequentati da tesisti e professori, quindi da persone affidabilissime. Sicuramente è stato qualche esterno. È facile eludere il servizio d’ordine perché il Dipartimento ha diversi ingressi e non tutti sono…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 20/2014)
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