Calendario di esami, soliti ritardi

A.A.A. cercasi date d’esame della sessione estiva disperatamente. A meno di due mesi dall’inizio delle prove, non c’è nessun appello pubblicato. Non trapelano notizie ufficiali, circola solo voce che il calendario sarà disponibile per fine aprile. Conoscere in anticipo gli appelli, per gli studenti, però, non è un capriccio ma un’esigenza. “Ogni anno siamo costretti a rincorrere gli esami visto che il calendario della sessione estiva viene sempre pubblicato con ritardo. Decidere quali prove sostenere senza conoscere il lasso di tempo che intercorre fra esse non è proprio il massimo. Ci si affida al caso, però non sempre può andare bene”, afferma Vincenzo Ascione, studente al V anno. “Lo scorso anno – racconta Vittoria Venturini, iscritta al III anno – ho studiato contemporaneamente tre discipline, un complementare e due esami che mi portavo dietro da un anno. Poi, alla pubblicazione degli appelli, ho avuto una brutta sorpresa”. Due materie erano state fissate lo stesso giorno, nel mese di luglio: “Ho dovuto abbandonare il complementare e dedicarmi all’altra disciplina più complicata. Se l’avessi saputo in anticipo, avrei cambiato la materia a scelta. Non essendo preparata per giugno – ho sostenuto Commerciale e non avrei potuto affiancare nient’altro – ho rinviato il complementare ad ottobre. Ho perso solo tempo. E questo perché i docenti non danno la disponibilità delle date a partire da fine marzo”. Sono anni che gli studenti lamentano questo disagio. Seppur si tenda a garantire, con le parole, la disponibilità di una pubblicazione tempestiva, a fatti tale promessa non viene mantenuta. “A tutto ciò si aggiunge – commenta Domenico Strazzeri – che gli appelli saranno, come d’abitudine, collocati ad inizio mese. L’anno scorso terminavano quasi tutti il 20 giugno e a luglio nella prima decade. Una grandissima presa in giro perché se dovessi sostenere Procedura il 15 giugno, come potrei affrontare un’altra prova ad inizio luglio? Diventa snervante non poter programmare il ruolino di marcia”. “Se conoscessimo il calendario – aggiunge Mario Fevola – eviteremmo inutili sprechi di tempo. Purtroppo, con questa situazione, non si possono…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 5/2016)
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