Cernigliaro: interdisciplina, un sito web, manifestazioni comuni

“Avverto un forte senso di responsabilità, l’onere e l’onore di far sentire la mia presenza in tutti i Dipartimenti afferenti la Scuola. Sono conscio che i saperi coinvolti sono lontani fra loro, sarà mia premura avvicinarli il più possibile attraverso la partecipazione”, afferma il prof. Aurelio Cernigliaro, docente di Storia del diritto medioevale e moderno a Giurisprudenza, primo Presidente della Scuola delle Scienze Umane e Sociali dell’Ateneo Federico II. La Scuola – che comprende 6 Dipartimenti: Giurisprudenza; Studi Umanistici; Studi Politici; Scienze Sociali; Economia, Management e Istituzioni; Scienze Economiche e Statistiche – ha come scopo: “il coordinamento delle attività didattiche comuni di ogni percorso di laurea. In questo senso, i docenti afferenti ai vari Corsi potranno portare il loro sapere presso i vari Dipartimenti, per la gestione ottimale dell’offerta formativa e la tutela della qualità della didattica”. In quest’ottica: “Si dovrà favorire il lavoro e la ricerca interdisciplinare tra le materie che appartengono alle scienze umane e sociali come: il diritto e la letteratura, l’economia e gli studi umanistici, l’economia ed il diritto, promuovendo l’internazionalizzazione in tutti i campi”. In questa fase, fra le prime attività che la Scuola sta seguendo c’è il bando di concorso per designare i destinatari degli assegni di tutorato: “In questo modo le attività di ‘sostegno’ partiranno quasi contemporaneamente alle lezioni”. Presiedere e coordinare un Consiglio come quello della Scuola, formato da 70 componenti fra docenti, Direttori dei Dipartimenti, rappresentanti degli studenti, non sarà un’impresa semplice. “In mio aiuto, il prof. Andrea Mazzucchi, docente di Filologia della letteratura italiana a Studi Umanistici, Vice Presidente della Scuola, e la dott.ssa Mariella Ferracane, funzionario che si occupa di tutti i procedimenti connessi al funzionamento della Scuola”. L’auspicio: “una sede unica con una sua effettiva autonomia funzionale. Ora ricevo i docenti presso il Dipartimento di Giurisprudenza, sede transitoria e di appoggio”. La dislocazione dei vari plessi non aiuta, i Dipartimenti sono molto frastagliati sul territorio. “Essere presente in ogni luogo mi pare impossibile, le sedi…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola da venerdì 14 ottobre (n. 15-16/2016)
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