Ciclo di seminari sulla realtà politica e istituzionale USA

“Ho scelto di accendere i riflettori sugli Stati Uniti perché è giusto che gli studenti di Scienze Politiche seguano l’attualità e confrontino la Costituzione formale e quella materiale. Le recenti elezioni in America hanno evidenziato la necessità di approfondire gli eventi”, spiega la prof.ssa Maria Elisabetta de Franciscis, docente di Diritto Costituzionale italiano e comparato, promotrice di sei lezioni di approfondimento sulla realtà politica ed istituzionale degli Stati Uniti che si rivolgono agli studenti dei Corsi di Laurea Triennale in Scienze Politiche e in Scienze dell’Amministrazione. Il ciclo di seminari, che si è svolto finora da remoto, è iniziato il 29 marzo e si concluderà il 30 maggio. C’è, poi, anche un motivo personale nella scelta dell’argomento del seminario, confessa la docente: “Gli Stati Uniti hanno avuto un peso molto significativo nella mia formazione culturale e scientifica. Ho conseguito il Master of Arts in Scienze Politiche nell’Università del Connecticut e lì mi sono specializzata in Relazioni Internazionali, Diritto comparato e Diritto Pubblico. Sono stata lì anche Teaching Assistant. In passato, a Scienze Politiche della Federico II insegnavo Diritto pubblico americano e promuovevo un osservatorio sulle elezioni statunitensi, che era piuttosto seguito ed apprezzato. Non svolgendo più il corso da qualche tempo, offro almeno i seminari. Uno si è tenuto in inglese nel primo semestre per gli studenti della Magistrale ed era dedicato alle elezioni. Siamo arrivati alla vigilia del famoso 6 gennaio. Questo del secondo semestre nasce dallo stimolo di studenti che avevano apprezzato il seminario precedente”. Il bilancio provvisorio dell’iniziativa è positivo da parte della professoressa: “I ragazzi, una settantina, mi sembra che siano attenti ed interessati”. Riflette: “Si parla tanto degli Stati Uniti, ma si conosce piuttosto poco della realtà degli Usa dal punto di vista dei meccanismi istituzionali e costituzionali.  Tranne che da parte degli addetti ai lavori, di coloro i quali studiano il diritto americano, l’interesse rimane un po’ in superficie, non va a graffiare ed approfondire i meccanismi. Insomma, molti amano o odiano gli Usa, ma non ne capiscono fino in fondo il sistema. Le stesse vicende di gennaio, l’assalto al Campidoglio, che hanno monopolizzato, ovviamente, l’attenzione dei giornali e dell’opinione pubblica, non hanno poi stimolato, in linea di massima, l’analisi di quello che può chiamarsi un tentato colpo di Stato”. 
 Diritto Costituzionale italiano e comparato è un insegnamento che a Scienze Politiche vanta una tradizione ormai di molti anni. Lo affrontano gli studenti dell’ultimo anno del Corso di Laurea Triennale. “Arrivano – dice la docente – già con basi adeguate sul diritto interno e possono affrontare la comparazione. Per chi frequenta Scienze Politiche, mettere in relazione ed a confronto i diversi sistemi politici ed istituzionali è importantissimo. Naturalmente, questo è un discorso che non riguarda solo la comparazione tra l’Italia e gli Stati Uniti, ma vale per qualunque altro sistema politico ed istituzionale che possa essere messo in relazione ed a confronto con il nostro”. Le ultime considerazioni della prof.ssa De Franciscis vertono sulle modalità di svolgimento del seminario, che sono da remoto. “Se mi si chiede quali sensazioni provo, non nascondo che è triste perché, per quanto la tecnologia abbia realizzato passi da gigante, con una frequenza di settanta persone gli studenti non possono tenere il video acceso. In pratica, io parlo ad uno schermo nero. Non è molto stimolante, sono abituata a guardare i ragazzi negli occhi e dal loro sguardo capisco se stanno seguendo, se sono interessati, se serve un aneddoto o uno spacco”.
 
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