Con una tesi sul transessualismo e un premio artistico va in pensione il prof. Paolo Valerio

Una scultura realizzata con i materiali trovati qua e là in spiaggia. Rifiuti messi ai margini trasformati in risorse, restituiti a vita nuova in un’opera densa di un significato che fuoriesce con forza già dal titolo: “L’Insostenibile peso dei sentimenti”. Quell’opera ha ricevuto il secondo premio alla Biennale di arte contemporanea di Salerno. L’autore riassume così il lavoro: “ho raccolto materiale di risulta sulla spiaggia e l’ho trasformata in opera d’arte”. Un processo che si ricollega alla vita di tutti i giorni, a quella professione che ai margini di tutto lo porta a raccogliere “persone messe al bando dalla società, ma che hanno un valore, una forza che va riconosciuta e affermata”. Quell’artista è un professore di Psicologia clinica col sogno di tornare in India. Quell’artista è il Direttore di Sinapsi, Centro che potrebbe continuare a guidare a breve nelle vesti di Presidente Onorario. Quell’artista si chiama Paolo Valerio, è nato nel ’48, e ha insegnato alla Federico II fino allo scorso 31 ottobre, ultimo giorno prima della pensione….
 
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