Da Tecniche di Laboratorio a Biotecnologie Mediche: la scelta atipica di Michele

Tecniche di laboratorio biomedico, la Triennale. Biotecnologie Mediche, la Magistrale. Nouscom, il primo lavoro a meno di un mese dalla laurea. È un percorso sui generis quello di Michele Veneruso, 26 anni, laureatosi a via De Amicis lo scorso dicembre con lode. Il suo viaggio è partito da un dilemma post diploma: Università o lavoro? “Al Liceo non ero uno di quelli che pensava di proseguire gli studi. Dopo il diploma ho cercato qualcosa che mi consentisse di inserirmi rapidamente nel mondo del lavoro”. Coltivare l’interesse per la Biologia, il secondo parametro. Dalla combinazione venne fuori l’iscrizione alla Triennale in Tecniche di Laboratorio Biomedico: “mi ha dato la possibilità di assistere fin dal primo momento al lavoro in laboratorio. Un approccio non solo teorico con l’Università è stato fondamentale per me, perché mi ha permesso di appassionarmi sempre di più alle materie scientifiche e mi ha invogliato ad approfondirle”. Da lì, una nuova domanda. Perché non andare avanti? “Le Magistrali alle quali dava accesso la mia laurea erano incentrate prevalentemente sul ramo amministrativo. Io e un mio collega, Vittorio Scisciola, però, volevamo continuare a lavorare in laboratorio anche dopo la Triennale. Abbiamo inviato mail ovunque, fino a quando non ci siamo imbattuti sul sito di Biotecnologie mediche e abbiamo scritto al prof. Stefano Bonatti (ex Coordinatore del CdL)”. È stato l’inizio di un lavoro di confronto tra crediti formativi e piani di studio. Il responso: per iscriversi alla Magistrale servono…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 22 marzo (n. 5/2019)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
 
- Advertisement -




Articoli Correlati