Didattica a Farmacia: nuovi programmi e double degree con la Spagna

Piano di studi rinnovato per rispondere alle esigenze della sanità moderna. Nuova linfa all’internazionalizzazione con il double degree attivato in collaborazione con l’Università di Granada. Conto alla rovescia per l’apertura della nuova sede. Si rifà il look la didattica del Dipartimento di Farmacia della Federico II. Già dal prossimo anno accademico cambierà il percorso di formazione degli aspiranti farmacisti. A spiegarlo è il Direttore di Dipartimento Ettore Novellino: “abbiamo rivisto il Corso di Laurea in Farmacia inserendo delle materie che sono funzionali a quello che il farmacista deve svolgere oggi nel Servizio sanitario nazionale. Il cambiamento è stato il frutto di un’analisi della Conferenza dei Presidi, durata oltre due anni, e che, il 28 aprile scorso, è stata approvata all’unanimità da tutti i Corsi di Laurea in Farmacia d’Italia”. Un’analisi che ha puntato i riflettori su alcune discipline in particolare: “Farmacovigilanza, Farmacoeconomia, Farmacoutilizzazione, Biochimica delle malattie metaboliche, Scienze dell’alimentazione, Alimenti e prodotti nutraceutici, basi molecolari dell’attività dei farmaci biotecnologici e forme farmaceutiche innovative”. Non si tratta comunque di un carico di lavoro in più per gli studenti: “il numero di esami rimane lo stesso. Sono soltanto stati esclusi dai programmi argomenti desueti per aggiungere nuove materie. Queste ultime erano già trattate nei corsi tradizionali, ma abbiamo voluto introdurre una apposita titolazione in modo da far capire tutto ciò che un laureato in farmacia deve sapere e può applicare nel campo professionale”. Ponendo l’accento sul tema della prevenzione: “grande risalto è stato dato alle patologie determinate da stili di vita, in particolar modo alimentari, non corretti. Sono stati inseriti tra gli insegnamenti alcuni che permettono agli studenti di comprendere bene la genesi di queste malattie e i modi per intervenire nella fase di prevenzione”. L’obiettivo è “far sì che il farmacista possa rispondere pienamente alle richieste della popolazione in termini di salute e possa soprattutto essere un cardine della rivisitazione attuale del Servizio sanitario nazionale che sta abbandonando la visione ‘ospedalocentrica’ per spostarsi verso una territoriale. È quasi un ritornare agli anni ’80, però con conoscenze e strumenti moderni e soprattutto con professionisti che…
 
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