Esami a gogò tra sorrisi e delusioni

Tempo di esami a Giurisprudenza. Il mare è solo un miraggio per gli studenti. La sessione estiva non piace per niente: gli appelli sono troppo ravvicinati ed è trascorso poco tempo dalla conclusione dei corsi. Candidarsi alle prove fra giugno e luglio richiede una forza di volontà notevole. “In questi giorni Porta di Massa è frequentata solo da visi pallidi – commenta Noruena Marola, studentessa al IV anno – I corsi sono terminati da quindici giorni, non c’è stato il tempo materiale per riprendersi. In questa sessione, infatti, ci si trova a combattere contro il tempo. Vince chi alla fine delle lezioni riesce a dare almeno due esami dei tre previsti nel semestre”. “Sostenerne due su tre? Mi sembra impossibile – afferma Jessica Luciano, studentessa al IV anno – Sul piano utopico si può credere qualsiasi cosa, a conti fatti, però, sfido i miei colleghi a presentarsi in sede d’esame a pochi giorni dalla fine delle lezioni. Ci vuole il tempo giusto per assimilare e ripetere, è più realistica l’ipotesi di convogliare tutte le speranze su luglio. Meglio avere la certezza di un unico risultato, ma positivo”. Si sentono allo sbaraglio le matricole. Giugno e luglio rappresentano l’ancora di salvezza, sono gli appelli del recupero, quelli che permettono di asserire: non ho fallito nel primo semestre. È il caso di Federico Spena: “Ho superato un solo esame, Istituzioni di diritto romano. Se ora dovessi fallire con Costituzionale, metterei in dubbio la mia scelta. I mesi precedenti non sono andati come speravo, da matricola ho tanto da imparare e l’inesperienza ha contribuito al mancato decollo della mia carriera. Sono indietro, mi serve uno sprone per affrontare a luglio altre discipline”. Agli esami di Costituzionale, cattedra del prof. Vincenzo Cocozza, ci sono molte altre matricole in cerca di redenzione. “Ho dato solo due esami tralasciando quello più importante – ammette Claudio Rossi – Non avendo sostenuto Costituzionale, mi sono dato la zappa sui piedi da solo. Il secondo semestre è molto più tosto, studiare anche Privato è da pazzi. Dovrò rimandare la chiusura dell’anno ad ottobre, nella speranza che oggi vada bene, altrimenti non saprei che fare”. I voti non sono bassi, le bocciature si contano sulle dita di una mano. “È andata bene – racconta Valeria Romano – Sono molto soddisfatta perché, essendo al secondo anno, proprio non potevo sbagliare. Oggi mi sono vergognata a stare fra le matricole, ho una carriera in arretrato, ma lo scorso anno le cose non sono filate lisce. Una bocciatura a Costituzionale mi ha bloccato per…
 
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