Ferrarelle e la responsabilità sociale d’impresa

Bollicine alla Federico II. “Vi presento la struttura di un’impresa di largo consumo che ha come core business la commercializzazione di acque minerali. Negli ultimi quindici anni l’organizzazione è cambiata per rispondere agli stimoli e alle necessità di un contesto commerciale che si è evoluto. Un’azienda deve essere sempre sveglia e saper rispondere agli stimoli che il contesto dà”, ha detto l’11 aprile nell’Aula Rossa di Monte Sant’Angelo, rivolto agli studenti del MIT (Laboratorio di Marketing Innovation Trends) del prof. Luigi Cantone e delle cattedre di Organizzazione Aziendale dei professori Luigi Maria Sicca e Paolo Canonico, il dott. Michele Pontecorvo Ricciardi, Vice Direttore della Ferrarelle Spa. Una breve presentazione della storia dell’azienda e poi qualche numero: 7 le acque minerali che fanno capo alla Ferrarelle, 400 dipendenti, 930 milioni di litri venduti nel 2017, 615 controlli di qualità giornalieri. “Il mio lavoro non è soltanto commercializzare un prodotto. Siamo concessionari privati di un bene pubblico, la falda acquifera, che non è di proprietà di un’azienda, bensì della Regione che la concede in gestione ad un concessionario privato. Il concessionario ha l’onere e l’onore di estrarre il bene, commercializzarlo, ma deve vigilare affinché la risorsa sia sempre disponibile e inalterata rispetto all’equilibrio organolettico”. L’azienda ha numerose certificazioni, due quelle citate: il “Processo di Effervescenza Naturale” e il “Bilancio di Sostenibilità”. L’acqua minerale è una cultura che in Italia si sta perdendo: “Perché sia definita acqua minerale deve…
L’articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 3 maggio (n. 7/2019) o in versione digitale all’indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
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