Funziona a pieno regime il Contact Point di Ingegneria Informatica

È assodato. L’università del post Covid sarà sempre più phygital, in presenza e virtuale allo stesso tempo, con le tecnologie a fare da ponte tra l’aula fisica e quella virtuale, in modo da rendere l’esperienza universitaria sempre più immediata e immersiva. In questa direzione va il nuovo Contact Point, un gruppo creato sulla piattaforma Microsoft Teams, attivato dal Corso di Studi i in Ingegneria Informatica. Sei i canali disponibili, uno generale e uno per ciascun anno di Corso sia Triennale che Magistrale, che gli studenti possono utilizzare per comunicare con il loro Coordinatore, il prof. Domenico Cotroneo, e viceversa. “Ho intenzione di avviare il processo di accreditamento EUR-ACE – una sorta di marchio di qualità europeo che definisce degli standard con cui vengono identificati i Corsi di Ingegneria di alta qualità (n.d.r.) – che tiene conto di una serie di servizi erogati al discente. C’è anche da dire che scontiamo alcune lacune nel supporto amministrativo, dovute alla carenza di personale, a cui voglio sopperire con il nuovo Contact Point”, spiega. Circa 700 futuri ingegneri informatici sono già iscritti a questo gruppo, “che permette a me di contattarli tempestivamente per ogni comunicazione, dalla promozione di un evento alla presa visione di un decreto rettorale, o per condividere documenti, e a loro di segnalare qualsiasi problema e perplessità”. Il Contact Point è stato sperimentato con successo prima dell’estate “e ora funziona a pieno regime. Sono l’unico docente a leggere e rispondere ai messaggi e ne garantisco totalmente la privacy. Nel contatto virtuale, i ragazzi dimostrano di sentirsi più a loro agio. In chat scrivono spesso, anche nel fine settimana, mentre non sembrano sempre propensi al ricevimento di persona”. Al momento, ad esempio, è in corso una discussione relativa alla novità del giorno, il ritorno in aula a capienza piena che si avrà dal 2 novembre: “Gli studenti avevano raggiunto un buon equilibrio con la modalità blended e ora temono un nuovo cambiamento ex abrupto. Sto cercando di rassicurarli anche perché la doppia modalità verrà impiegata almeno fino al 28 febbraio”. C’è da aggiungere “che, anche ad aule occupabili al 100%, sorgono difficoltà nell’ospitare tutti i frequentanti. Quest’anno abbiamo avuto anche un boom di matricole”. Il dato finora disponibile, ma le immatricolazioni non si sono ancora chiuse, è di circa 640 studenti contro i 530 dello scorso anno, stessa data, “circa un 20% in più e potrebbero ancora aumentare. Oggi si parla così tanto di trasformazione digitale e argomenti affini ed è naturale che i ragazzi ci percepiscano così attrattivi. Dobbiamo capire ora come gestire questi numeri”. Il prof. Cotroneo, in carica in qualità di Coordinatore da gennaio, in questi mesi ha studiato diverse modifiche da introdurre. Alla Triennale c’è bisogno di ‘verticalizzare’, “cioè di potenziare alcuni contenuti, in particolare la parte di programmazione avanzata per chi intende immettersi nel mondo del lavoro subito dopo la Triennale. Introdurremo, quindi, nuovi esami a scelta che, in un secondo momento, inseriremo come obbligatori”. La Magistrale, al contrario, deve fornire delle conoscenze più orizzontali: “Il Decreto Flessibilità Manfredi permette più libertà nella scelta degli esami integrativi, come nel modello anglosassone. Nel nostro caso, gli studenti potranno optare all’interno degli insegnamenti del settore dell’informazione”. Ancora sulla Magistrale: “sdoppieremo il primo anno in due canali, di cui uno in inglese. Questa misura ci aiuterà, oltre che a fronteggiare un aumento delle matricole anche sul biennio, a diventare più attrattivi per chi arriva dall’estero. Sull’internazionalizzazione, di cui oltretutto si tiene conto nell’accreditamento EUR-ACE, siamo un po’ carenti”.
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