Gli studenti “esasperati” per la “fallimentare” nuova organizzazione didattica

“Il mese di maggio è stato fallimentare, non c’erano i corsi e le lacune del programma le ho dovute risolvere da solo. Il posizionamento di Privato il 16 del mese mi ha indotto a bypassare la seduta senza pensarci due volte. Insomma, è stato un appello fantasma messo lì a fare numero, in quanto ad utilità non saprei dove trovarla”: le parole di Salvatore D’Ambrosio, matricola, rispecchiano lo stato d’animo di un’intera platea studentesca. L’appello di maggio è stato sfruttato solo da chi non frequenta le lezioni e, studiando a casa da solo, gli è stata indifferente una data o l’altra. Per tutto il resto c’è solo frustrazione e la consapevolezza di aver perso tempo: tempo per studiare, per seguire, per provare a sostenere l’esame. “È il mio primo anno di università e quindi non conosco le situazioni passate – dichiara Angelica Caputo, matricola – Posso solo affermare che da marzo in poi non ho capito più nulla, i docenti hanno cominciato a correre con le spiegazioni e ci hanno consigliato di studiare in fretta, cosa veramente impossibile per chi è alle prime armi. Di questo semestre mi è restata la confusione, a giugno darò Costituzionale che non avevo ancora studiato. Per le altre discipline ci sto ancora pensando, non ho il polso degli argomenti e mi sento in balia degli eventi”. “Sono una delle poche che ha affrontato Filosofia del diritto il 21 maggio – dice Carmela Ranieri – Del mio corso penso eravamo una decina, non di più. Sono stata fortunata perché…
 
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