Iniziano i corsi, problemi a Diritto del Lavoro e Internazionale per la compressione delle cattedre

Inizio delle lezioni per le matricole abbastanza soft rispetto al passato, per quel che concerne l’affollamento delle aule. Al Palazzo di Vetro Filomena di Dato è in attesa della lezione di Diritto Costituzionale: “Il prof. Sandro Staiano il primo giorno di corso ci ha spiegato in breve cosa affronteremo in questi mesi, dopodiché è andato subito al sodo. Non pensavo si partisse in modo così accelerato, invece ho capito che devo iniziare già a studiare”. “Diritto Costituzionale mi ha subito affascinato – spiega Manuela D’Ambrosio – Le spiegazioni mi risultano semplici, forse perché, leggendo spesso i giornali, i termini della vita politica del Paese mi sono noti. Ascoltare i docenti mi ha fatto capire di essere sulla buona strada, Giurisprudenza mi formerà soprattutto come cittadina. Sono molto soddisfatta della scelta. A dicembre, grazie a Costituzionale sarò più pronta per votare al Referendum Costituzionale”. Appare più astratto l’insegnamento di Storia del diritto romano. “In questo momento – afferma Paolo Veneziano – è la disciplina che mi affascina di meno. Non riesco a capire i collegamenti fra il diritto attuale e quello antico. Forse sono solo i primi giorni, magari cambierò idea fra qualche settimana”. Maggiori difficoltà a Istituzioni di diritto romano. “Non riesco a stare dietro alla materia – ammette Melania Oliviero – Tanti Istituti da imparare, qualche parolina di latino buttata qua e là, e un manuale che non finisce mai. Credevo che l’esame più tosto del primo semestre fosse Costituzionale, mi sbagliavo”. “Anche per me l’impatto…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola da venerdì 14 ottobre (n. 15-16/2016)
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