La prova del nove sarà la sessione di esami che sta per cominciare

“All’inizio di maggio ho avuto un colloquio con il Rettore, prof. Arturo De Vivo, il quale ha spiegato che la didattica procede tranquillamente e, dal confronto con lo scorso anno, non sono emerse differenze nel numero degli esami sostenuti dagli studenti. I docenti concordano, anche se hanno la percezione che i tempi della didattica, delle spiegazioni, siano un po’ dilatati rispetto all’attività in presenza”, racconta Fluvio Mario Francesco Visone, presidente del Consiglio degli Studenti della Federico II, e iscritto alla Triennale in Ingegneria Gestionale. Quanto agli studenti, “si sono adattati. La mia esperienza, ad esempio, è positiva. Ho anche sostenuto un esame online. C’è un po’ di differenza dal dare un esame in presenza: dietro lo schermo, non avendo intorno altre persone, magari si sente un po’ la solitudine”. Durante l’incontro con il prof. De Vivo sono state affrontate diverse tematiche: “Abbiamo chiesto l’apertura di sportelli telematici per le segreterie. Alcune si sono già attivate e altre adesso lo stanno facendo (impiegano Teams) anziché rispondere all’utenza via mail, visto che sono in smart working”. Si è parlato anche dei tirocini: “siamo stati contenti per la proroga della scadenza entro cui completarlo. Per coloro che si erano iscritti al tirocinio entro il 30 aprile c’è stato uno slittamento della data al 15 giugno”. Tra i temi della discussione quello relativo agli studenti part time: “Si parla di un numero consistente di studenti, circa 150, per la maggior parte delle Triennali. Ci è stato assicurato che potranno recuperare la collaborazione. La situazione è diversa solo per chi, intanto, si sarà laureato alla Magistrale e, a meno che non si iscriva di nuovo all’università, avrà perso lo status di studente”. Poi abbiamo chiesto l’abolizione della mora sulla terza rata: “Il Rettore ci ha riferito che bisogna parlarne in Consiglio di Amministrazione, la riunione verrà convocata a breve”. All’inizio la situazione è stata difficile: “era tutto nuovo, la riorganizzazione non è stata semplice e ogni Dipartimento si è mosso un po’ a sé. Poi l’Ateneo ha dato delle direttive chiare e precise e c’è stato un riordino impostato su linee guida comuni – è la crono-storia che delinea Salvatore Angelino, consigliere degli studenti iscritto alla Magistrale di Scienze Politiche – Noi studenti siamo stati un po’ scombussolati perché è cambiato il nostro quotidiano”. Il momento cruciale sarà la sessione di esami che sta cominciando: “ci farà capire se l’organizzazione che si è data l’università avrà funzionato o meno. Gli esami di marzo, aprile e maggio, per lo più di recupero, hanno coinvolto un numero limitato di studenti. Adesso, invece, avremo numeri consistenti”. Il Dipartimento di Scienze Politiche, proprio in merito agli esami, ha indicato un vademecum per i suoi studenti e docenti: “È in linea con il regolamento di Ateneo e sottolinea che la discrezionalità sullo svolgimento dell’esame, in ogni caso, è in capo al docente. Nel vademecum c’è un ventaglio di suggerimenti sulle strade da seguire in merito allo svolgimento dell’esame, è stato delineato dai professori insieme ai rappresentanti degli studenti del Dipartimento. Il docente, però, può decidere di muoversi come vuole”. Salvatore illustra qualche proposta: “Un problema molto evidente, che è comune però a tutti i Dipartimenti, è l’imbarazzo che gli studenti possono provare nel sostenere l’esame su Teams magari con 100 persone collegate che lo ascoltano. In aula c’è un po’ più di riservatezza perché anche se l’affluenza è alta, magari sono le prime file che riescono ad ascoltare il candidato esaminato. Così abbiamo proposto di parcellizzare la seduta d’esame su Teams in sottocanali, magari di 15 persone ciascuno. I docenti potrebbero suddividere l’appello in diversi orari o giorni e si potrebbe, così, venire incontro allo studente che ha una sensibilità più particolare”. Altra proposta: “Mostrare la carta di identità al docente, per l’identificazione in sede d’esame, magari in una chat privata che poi verrebbe cancellata. Questi sono alcuni suggerimenti, connessi un po’ agli umori e alle sensazioni degli studenti”. Clemente Nappi è studente di Medicina al sesto anno – “se tutto va bene sono prossimo alla laurea” -,  consigliere degli studenti e presidente dell’Associazione Studenti di Medicina Napoli Federico II (ASMed). Anche lui riflette sull’imminente sessione estiva: “Si tratterà di governare grossi volumi di studenti sulle piattaforme telematiche. Bisognerà fare in modo che le sedute non si dilatino con il rischio di accavallamenti di esami. Ma con l’organizzazione delle cattedre e il supporto dei servizi informatici di Ateneo la situazione si può gestire”. Clemente si fa portavoce dell’apprezzamento degli studenti che hanno cominciato a sostenere i tirocini necessari perché Medicina sia laurea abilitante, come indicato nel decreto Cura Italia: “I laureati di luglio saranno i primi a conseguire Medicina laurea abilitante. L’organizzazione di questi tirocini ha richiesto un grande lavoro da parte dei docenti e il contatto costante con l’Ordine dei Medici. Li stiamo svolgendo online, con una grandissima collaborazione sia da parte dei docenti che da parte dei pazienti che hanno partecipato alle visite via Skype o Zoom. Abbiamo cominciato i tirocini online e probabilmente li termineremo così. È qualcosa di nuovo che stiamo sperimentando di giorno in giorno, ma è una soluzione più accettabile. Abbiamo cominciato ad aprile con il tirocinio di area Medicina clinica, ora siamo a quella Chirurgica e poi c’è l’area Medicina generale”. Giovanni Zarra è senatore accademico e studente della Magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie: “La biblioteca del Dipartimento è stata riaperta il 19 maggio e lavora su appuntamento. I laureandi, dovendo lavorare a tesi sperimentali, ora possono accedere ai laboratori, chiaramente rispettando tutti i protocolli di sicurezza previsti. Stanno ripartendo anche quei corsi che consentono, agli studenti delle Magistrali, di acquisire crediti per le ulteriori attività formative. Magari per alcuni si dovrà aspettare, ad esempio quello che riguardava l’Orto botanico che va svolto in presenza”.
 
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