Le “Job opportunities” per i biotecnologi

“Siamo coesi in nome di un discorso trasversale e non campanilistico per vedere le biotecnologie a tutto tondo”. E ancora: “abbiamo sempre agito in maniera coordinata e parallela. Il primo anno è sempre stato identico. Da un anno c’è una piccola differenza, ma non tale che non permetta passaggi agevoli da un Corso all’altro”. Due sorelle che abitano distanti ma che continuano ad avere un passato e un destino comune: la formazione dei futuri biotecnologi. È questo il rapporto tra le Biotecnologie per la salute e quelle Biomolecolari e Industriali della Federico II, almeno stando alle parole dei Coordinatori dei due Corsi di Laurea, rispettivamente il prof. Giovanni Paolella e la prof.ssa Renata Piccoli. La precisazione –evidentemente non proprio scontata – ha alzato il sipario su “Job opportunities for Biotech”, un convegno sulle opportunità lavorative destinato a tutti gli studenti, di oggi e di ieri, dei Corsi di Laurea in Biotecnologie, organizzato dalla Federazione Italiana Biotecnologi. Microfono ai Coordinatori dei Corsi di Laurea che, il 24 aprile, ai presenti nell’Aula Magna della sede di via De Amicis, hanno voluto mostrare alcune delle specificità dei percorsi di studio. Dai quattro curriculum che caratterizzano Biotecnologie per la salute – medico, veterinario, alimentare e farmaceutico – descritti ancora dal prof. Paolella, si è passati al “Giano bifronte”, la divinità con due volti attraverso la quale la prof.ssa Piccoli ha spiegato il Corso da lei coordinato, che garantisce “da un lato solide basi biologiche, dall’altro capacità di progettazione e di gestione dei bioprocessi”. Spazio anche per Biotecnologie Agro-Ambientali e Alimentari, rappresentati per l’occasione dalla prof.ssa Rosa Rao, la quale ha parlato di una formazione “unica in Campania, operativa presso Agraria a Portici, che consente l’iscrizione a due Albi, quello dei biologi e quello degli agronomi”. Il Dipartimento ha da tempo acceso i riflettori anche sui medicinali, come spiegato dal prof. Gennaro Piccialli, coordinatore di Biotecnologie del Farmaco: “abbiamo pensato che le competenze del mondo biologico e biotecnologico potessero addizionarsi a quelle della farmacia. Perché? Perché lì girano tanti soldi”. 
 
Un curriculum in inglese da ottobre
È pronta a salutare per la prima volta gli studenti, invece, una nuova declinazione di Biotecnologie mediche, e lo farà con un anglosassone “hello”. Infatti, come annunciato dal prof. Stefano Bonatti, Coordinatore del Corso: “dal primo ottobre di quest’anno apriremo un nuovo canale, interamente in inglese. La laurea avrà sempre la stessa dicitura, ma questo percorso permetterà agli studenti di conoscere l’inglese scientifico, avendo così più possibilità in sede di colloquio”. Questa la panoramica sui corsi. A seguire una vetrina su Master, dottorati e Scuole di Specializzazione. Primo a prendere la parola, il prof. Lucio Pastore, responsabile del dottorato SEMM – Scuola Europea di Medicina Molecolare -, una fondazione privata operante a Milano e a Napoli, che ha in Umberto Veronesi il suo Presidente e che intende integrare…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 7/2015)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
 
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