Lo stato di salute degli Atenei napoletani

L’interazione dei saperi: la forza della Federico II
La cooperazione e la trasversalità dei saperi sembrano rappresentare la  terapia per combattere alcuni dei mali che attanagliano le università italiane, come la riduzione del Fondo di Finanziamento Ordinario, ma sono anche una efficace strategia per traghettare un Ateneo generalista come la Federico II verso le sfide del nuovo millennio. Il lavoro nei singoli Dipartimenti, così come nelle Scuole, va in questa direzione. Il timone è puntato verso la qualità e l’eccellenza. Così l’Ateneo federiciano è riuscito a recuperare posizioni nelle graduatorie e a risultare università virtuosa.
“Quella attuale, dietro la guida del prof. Gaetano Manfredi, è un’esperienza di Rettorato che merita di essere portata avanti e sostenuta – è il pensiero del prof. Edoardo Massimilla, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici – La nostra città ha un tessuto sociale fragile, dove l’innovazione viene vissuta con passività ed è facile tornare indietro. In questo sistema l’Università rappresenta uno dei nodi nevralgici dell’innovazione e del rinnovamento. La Federico II è stata un volano straordinario. Si pensi al progetto di Industria 4.0 per l’innovazione informatica nelle imprese, che coinvolge circa 50 realtà imprenditoriali ed è affidato al tutoraggio della Federico II e dell’Università di Bari”. “La nostra forza – aggiunge – è la cooperazione interna. Siamo un Ateneo generalista ed oggi la ricerca vive, nelle sue punte più avanzate, di questa interazione tra i saperi”.
“Uno dei nostri obiettivi è quello di allargare sempre di più le tematiche affrontate in Dipartimento – con queste parole anche il prof. Matteo Lorito, Direttore del Dipartimento di Agraria pensa alle grandi sfide che interesseranno l’università – che non possono essere limitate alla produzione vegetale e alla pura tecnologia alimentare. Ormai ci si rivolge all’agraria per tante questioni diverse…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 22 febbraio (n. 3/2019)
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