Medicina di laboratorio: solo due presenze all’appello per i fuori corso

Chiesto a gran voce, desiderato, ottenuto e alla fine: disertato. Si riassume così la storia dell’appello straordinario di Medicina di laboratorio concesso esclusivamente ai fuori corso di Medicina.  All’appuntamento del 24 maggio, solo due studentesse hanno risposto presente accomodandosi nell’aula E dell’edificio 2 per sostenere l’esame. Le tante defezioni di certo non hanno fatto piacere alla prof.ssa Giuliana Fortunato, docente di Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica e Coordinatrice del corso di Medicina di laboratorio: “tantissimi studenti mi hanno inviato mail per chiedermi l’appello. Così con gli altri docenti del corso abbiamo deciso di concederlo. Per oggi avevamo sette prenotati. Di questi, soltanto due adesso sono qui. Siamo disponibili a venire incontro alle esigenze dei ragazzi, ma certe opportunità, da loro richieste, vengono offerte e poi non sfruttate”. Con tutte le implicazioni del caso: “abbiamo preparato dei compiti che adesso andranno cestinati perché non utilizzabili in futuro. In poche parole, è stata una fatica inutile”. Non per le due studentesse che hanno preso parte a una prova suddivisa in due fasi: “il nostro è un corso integrato che comprende più discipline, ossia Biochimica clinica, Patologia clinica, Microbiologia clinica e Scienze tecniche di laboratorio. In seduta d’esame prevediamo innanzitutto uno scritto, composto di trenta domande, funzionale a una prima selezione degli esaminati. Per superarlo è sufficiente rispondere correttamente a diciotto quesiti. A seguire c’è l’orale, che è decisivo dato che, indipendentemente…
 
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