Primi, finalmente! Dopo aver sfiorato più volte la vittoria, gli studenti di Finanza vincono la finale europea di Risk Management

Vittoria. Finalmente. Dopo le tante partecipazioni degli ultimi anni, ottenendo sempre piazzamenti d’onore come terzi e secondi posti, quest’anno la Federico II è giunta prima della finale europea di Risk Management, che si è svolta venerdì 24 febbraio a Londra, staccando di diritto il biglietto per la finale mondiale che si terrà nella stessa città il 7 aprile, fra meno di un mese. La competizione è promossa dalla Professional Risk Managers’ International Association (PRMIA) e dal PRMIA Institute, impegnati nella formazione sulla gestione dei rischi finanziari a livello globale. Guidati dalla prof.ssa Rosa Cocozza, dal nome tributo di CucurVar e composta dai laureandi Magistrali in Finanza Martina Simeone, Gennaro Battista, Dario Iacovino e Alessandro Sica, quella fridericiana è stata l’unica squadra Italiana approdata alle fasi finali dell’edizione 2017. La manifestazione ha visto la partecipazione di quasi duecento ragazzi suddivisi in circa cinquanta squadre, sei delle quali – tre di Londra, una di Berlino, una di Francoforte e una di Napoli – si sono confrontate dal vivo all’Imperial College su un problema legato al rischio sui tassi di interesse di prodotti derivati. La proposta risolutiva è venuta integrando fra loro conoscenze sviluppate nell’ambito degli insegnamenti di Gestione e Controllo dei Rischi dell’Intermediazione Finanziaria e Analisi e Progettazione dei Prodotti Finanziari. “A dire la verità, al momento non ho capito quasi niente. Avevo addosso un tale stress”, racconta Gennaro. Tensione più che motivata dall’agonismo e dalle fatiche del viaggio, davvero travagliato. L’ammissione alla finale viene comunicata con pochissimi giorni di preavvisoe le possibilità di scegliere un volo conveniente sono davvero esigue. Per risparmiare, dal momento che l’Ateneo rimborsa le spese dopo
gli eventi, non finanzia in anticipo, i quattro prenotano un volo economico con scalo a Monaco, ma una turbolenza fa deviare l’aereo che atterra a Colonia e non si hanno notizie di coincidenze, o nuovi voli per Londra. Bisogna mettersi in fila e aspettare. L’attesa dura quattro ore. È Giovedì Grasso e in Germania c’è l’usanza, durante il Carnevale, di lavorare mascherati, o almeno in aeroporto è così: “è stato davvero surreale, ci hanno fatto incolonnare in questa fila lunghissima al termine della quale tre persone in costume con trucco e parrucche
cercavano di accontentare i viaggiatori che gli urlavano contro”, dice ancora lo studente descrivendo la tensione del momento. Alla fine i ragazzi vengono accompagnati in albergo e la mattina all’alba, con pochissime ore di sonno, prendono un taxi per Monaco dove riescono finalmente a imbarcarsi su un aereo per la capitale inglese. “Un viaggio pazzesco, con un autista che correva a duecento all’ora sulla strada bagnata, perché aveva piovuto. Mi sono pure versata addosso il caffè del bicchiere da asporto, per fortuna avevo un ricambio”, ricorda Martina, già vincitrice del Premio Lilli Basile e borsista a Barcellona durante l’estate. “Siamo stati i secondi chiamati a discutere. Meglio così, stanchi come eravamo, la tensione ci avrebbe logorati, invece ci siamo immersi subito nella gara”, commenta Dario, originario di Tito, in provincia di Potenza, l’unico non napoletano del gruppo. “Il primo impatto è stato molto emozionante, le strutture sono imponenti e piene di attrezzatura, ma noi sapevamo di poter fare una buona impressione, avevamo lavorato seriamente e siamo un gruppo affiatato”, sottolinea Alessandro. Grande la soddisfazione della docente per questo risultato prestigioso che conferma l’elevato livello del percorso formativo
in Finanza. “Ero sicura che avrebbero vinto, avevano un casodi ferro, gestito davvero molto bene”, spiega la prof.ssa Cocozza che da anni promuove la partecipazione degli studenti a competizioni internazionali, alle quali si accede su invito, spesso con grandi risultati. Nel discorso di premiazione la Commissione non ha mancato di mettere in evidenza la fatica del viaggio, ma anche l’abilità nel centrare sempre il punto e il livello di conoscenza dell’inglese. Ora occhi puntati sulla prossima tappa che vedrà la partecipazione di studenti proveniente da Europa, Asia e Nord America che si contenderanno un premio da diecimila dollari. “I migliori stanno qui a Sud. Ci
facciamo influenzare dalle risorse di cui altrove dispongono, ma noi speriamo di riuscire a far capire che ci siamo e studiamo meglio degli altri, che non sanno arrivare al nocciolo della Finanza. Nessuno fra i contendenti aveva pensato agli aspetti pratici, come una strategia di copertura. Avevano condotto solo analisi teoriche, ma noi siamo abituati a ragionare sempre sul modo di applicare i concetti alla realtà. La professoressa ce lo ripete sempre e ci fa anche caricare il programma informatico da soli. Ci vogliono due giorni, ma lei ci insegna che nel mondo del lavoro nessuno ti dice come fare le cose”, sottolinea Martina. “Abbiamo vinto nel modo migliore, solo con la forza delle idee, perché non abbiamo avuto il tempo di fare nessuna prova prima”, aggiunge Gennaro. “C’è ancora voglia di fare bene”, avverte Alessandro. “Come sempre, ce la metteremo tutta”, la promessa di Dario.
La vittoria ha suscitato l’interesse degli organi centrali e del Rettore Gaetano Manfredi, il quale ha manifestato l’intenzione di premiare i vincitori con un riconoscimento ufficiale.
Simona Pasquale
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