Scienze della Terra ecco la nuova sede del Dipartimento versione 2.0

Un altro pezzo di università si appresta a lasciare definitivamente il cuore di Napoli per trasferirsi a Monte Sant’Angelo dove, nei piani dell’Ateneo federiciano, troverà casa l’intero polo scientifico, mentre nei conventi antichi e negli edifici ottocenteschi resteranno i Corsi di Laurea di area umanistica. Dopo matematici, fisici, chimici e biologi, ora è il turno dei geologi i quali hanno già abbandonato le aule e i laboratori di Via Mezzocannone e si apprestano, ci si augura entro l’inizio del nuovo anno, a lasciare anche lo splendido complesso monumentale di San Marcellino, mentre le lezioni si svolgono interamente presso il campus di Fuorigrotta. 
Abbiamo visitato il nuovo Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse, il più grande d’Italia, che a regime ospiterà più di settanta persone fra docenti, ricercatori e personale tecnico amministrativo, accolti con grande cortesia dal Direttore Domenico Calcaterra, docente di Geologia Applicata. 
Addio alla cripta
“Comincia per noi una nuova vita. Anche se è un’espressione abusata, questo è il Dipartimento di Scienze della Terra versione 2.0”, dice il Direttore. La nuova struttura dispone di laboratori grandi per la didattica e la ricerca e undici aule, due delle quali in grado di ospitare circa novanta persone ciascuna, le altre hanno una capienza di…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 22 settembre (n. 13-14/2017)
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