Scienze Politiche dell’Amministrazione compie dieci anni

A dieci anni dall’istituzione del Corso di Laurea Triennale in Scienze Politiche dell’Amministrazione, percorso unico nell’Ateneo federiciano, la Facoltà festeggia con gli studenti il 24 novembre nell’Aula Spinelli. “E’ un Corso che, nato nel 2001/2002 da un’idea del prof. Raffaele Feola, ha sempre proposto l’interdisciplinarietà come metodo di lavoro, tenuto conto delle competenze diversificate che racchiude. Di grande importanza per la Facoltà e la città di Napoli”, ha affermato il Preside prof. Marco Musella. Nei primi dieci anni, “è stato fatto tanto ma c’è ancora molto da fare: è necessario programmare un salto di qualità perché è un Corso di studi di cui il Mezzogiorno ha grande bisogno. Il mio augurio è quello di spingere in questa direzione, viste anche le trasformazioni che l’Università va subendo”, ha aggiunto il prof. Mario Rusciano, Presidente del Polo delle Scienze Umane e Sociali. Da quest’anno, la denominazione del Corso è stata modificata in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione. “Per studiare l’amministrazione, – ha spiegato il prof. Carlo Amatucci, Presidente del Corso – vanno approfonditi il diritto, l’economia, la sociologia, l’organizzazione. Abbiamo deciso di cambiare la denominazione proprio per chiarire agli studenti lo scopo di questa tipologia di studi, e cioè fornire le basi necessarie per l’accesso alle organizzazioni private che, oggi, svolgono un ruolo sempre più cruciale”. “Prendo atto – ha continuato Amatucci – del successo indiscutibile di un Corso che ha riempito un vuoto nella Federico II. Crediamo che l’apertura all’organizzazione l’abbia reso ancora più competitivo”. “Sono già passati dieci anni da quando, in quest’aula, cominciammo la nostra avventura. Ci tenne a battesimo il prof. Giuseppe Abbamonte, con una serie di stimoli che altrove non c’erano e forse non ci sono nemmeno oggi. E’ senz’altro una piattaforma che va valorizzata, migliorata e portata avanti”, ha detto l’ex Preside Raffaele Feola, prima di dar corso alla Lectio Magistralis su ‘L’amministrazione tra accentramento e policentrismo’.
Diversi i ragazzi che optano per questo percorso di studi con l’obiettivo di trovare occupazione negli enti della Pubblica Amministrazione o, quanto meno, di acquisire una preparazione utile alla partecipazione ai concorsi pubblici. “Si sente parlare tanto di enti pubblici che non funzionano – ha affermato Felicia Donnarumma, di Pompei, studentessa alla Magistrale in Scienze della Pubblica Amministrazione – Il nostro compito sarà proprio quello di migliorarne l’organizzazione e offrire un buon servizio al cittadino”. Riguardo la formazione eterogenea che caratterizza gli studi, Felicia ha aggiunto: “Non è un elemento negativo, anzi ci aiuta ad acquisire una buona apertura mentale ed elasticità che magari studenti di Corsi più specifici non hanno”. Elvira Lamacchia, neo laureata, siciliana d’origine, si è trasferita a Napoli per intraprendere questo specifico percorso di studi. “A Messina, c’è la Facoltà di Scienze Politiche – ha spiegato, la studentessa 24enne – ma non un corso in Amministrazione. Devo dire che, nonostante le difficoltà legate ad alcuni insegnamenti come Scienza politica, ne è valsa la pena”. Unica pecca: “Non si fanno tirocini, né presso enti pubblici né nel settore amministrativo di aziende private. Al contrario, sarebbero molto utili”. Clorinda Manco, dopo la laurea in Scienze Politiche (curriculum internazionale) ha cambiato indirizzo, iscrivendosi alla Magistrale in Scienze della Pubblica Amministrazione. “Mi sembra un settore, diversamente dalla carriera diplomatica, che offre opportunità di inserimento concrete, e poi fornisce una buona preparazione per partecipare ai concorsi pubblici”. Prospettive diverse e più variegate quelle alle quali pensa Vincenzo Tafuri, rappresentante degli studenti, che aveva optato per questo tipo di studi immaginando una carriera politica ma che, attualmente, in concomitanza all’iscrizione alla Magistrale, sta seguendo un Corso di Perfezionamento in ‘Organizzazione degli eventi’. “La Laurea Triennale – ha detto – offre una visione d’insieme che va, senza dubbio, arricchita proseguendo gli studi o anche optando per Master e corsi più specifici”.
Maddalena Esposito
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