Scuola delle Scienze Umane e Sociali “una realtà di eccellenza”

“La Scuola delle Scienze Umane e Sociali è una realtà di eccellenza sia dal punto di vista dell’offerta formativa sia sotto il profilo della didattica e della ricerca”. Parola del Presidente prof. Andrea Mazzucchi, docente ordinario di Filologia della Letteratura Italiana. Alla Scuola afferiscono i Dipartimenti di Economia, Management e Istituzioni, Giurisprudenza, Scienze Economiche e Statistiche, Scienze Politiche, Scienze Sociali, Studi Umanistici, ciascuno,  naturalmente, con la sua storia, le sue specificità, le sue peculiarità. “Sono accomunati – dice però il prof. Mazzucchi – dallo sforzo che hanno realizzato negli anni a noi più vicini per rinnovare i Corsi di Laurea e per intercettare anche le richieste del mondo delle professioni. Sono state apportate importanti modifiche ai vari ordinamenti allo scopo di facilitare i rapporti con il mondo del lavoro e di aprirsi alle nuove tecnologie ed al digitale. Coniugano, insomma, tradizione ed innovazione”. 
Il progetto per Mezzocannone 16
In previsione del prossimo anno accademico, prosegue il docente, “tutti i singoli Dipartimenti si stanno organizzando per garantire percorsi e didattica in presenza che diano l’idea di comunità”. Gli spazi sono il vero punto dolente: “Abbiamo avuto negli ultimi anni – dice il Presidente della Scuola – un significativo incremento di iscritti e di questo siamo ovviamente felicissimi. Si è determinato, però, un drammatico problema di spazi che abbiamo sempre posto all’Ateneo. Si tratta di trovare nuovi spazi che siano, naturalmente, anche adeguatamente attrezzati. Anche avere spazi opportunamente attrezzati è un tema che, in qualità di Presidente della Scuola, ho già posto in varie occasioni all’Ateneo. Ci auguriamo ci si venga incontro. C’è un progetto di Ateneo per una complessiva ristrutturazione dell’edificio in via Mezzocannone 16 e lì potremmo ottenere spazi ed aule per la didattica innovativa. Era un progetto del quale si era fatto portatore il Rettore Manfredi, ora Ministro, e confido che sarà portato avanti e realizzato dall’Ateneo. Nel frattempo, ci siamo organizzati per razionalizzare ed utilizzare al meglio le aule che abbiamo attraverso la cooperazione di tutti i Dipartimenti. Di fatto, gestiamo una sorta di aulario di Scuola per cui se, per esempio, un’aula di Giurisprudenza non serve in un certo giorno può essere impiegata da Studi Umanistici, da Economia, da Scienze Politiche o da Scienze Sociali. Cerchiamo di fare squadra per sopperire alle difficoltà”.
Le singole componenti della Scuola lavorano insieme anche nell’ambito delle varie iniziative di orientamento: “È un settore che ci sta molto a cuore. Abbiamo attivato rapporti di collaborazione con i dirigenti scolastici, ed alcuni colleghi, prima del blocco della didattica in presenza determinato a marzo dall’epidemia sanitaria, sono andati nelle scuole ed hanno fatto lezione su tematiche relative ai Corsi di studio per dare informazioni ed illustrare in concreto cosa significa frequentarli”. Tra le iniziative, in cantiere c’è l’ipotesi di avviare un percorso da riservare a quanti vogliano intraprendere la formazione in qualsiasi disciplina che sia utile e rispondente alle esigenze di chi aspira a lavorare nella scuola. “Dobbiamo dedicare energie culturali e concettuali – dice il prof. Mazzucchi – per garantire ai nostri laureati la formazione migliore finalizzata a partecipare ai concorsi per l’insegnamento. Penso alla necessità, dopo la Magistrale, di un percorso specifico che va definito collegialmente. Occorre che offra non solo competenze psicopedagogiche ed antropologiche, ma specifiche competenze sulle didattiche disciplinari”. Potrebbe essere un percorso post laurea di secondo livello o parallelo ad essa: “Sarebbe utile – caldeggia l’ipotesi il docente – non solo per formare insegnanti in ingresso. Potrebbe rappresentare anche un modello per la formazione costante degli insegnanti. La scuola è uno dei luoghi fondamentali ed è attore di progresso nella società civile. L’Università, ne consegue, deve impegnarsi per rendere a sua volta la scuola sempre migliore”. 
 
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