Spegne la prima candelina la Magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo

Spegne la sua prima candelina il Corso di Laurea Magistrale in ‘Discipline della Musica e dello Spettacolo. Storia e Teoria’, tra gli ultimi arrivati “all’interno dell’offerta formativa federiciana e nuovo per impostazione rispetto ad altri suoi consimili attivati presso Atenei vicini a noi e in Italia”, afferma il prof. Giancarlo Alfano, Coordinatore. Il 13 ottobre alle ore 11.00 si terrà presso la sede del Dipartimento di Studi Umanistici la presentazione del Corso che, dopo un anno di intensa e prolifica attività, mostra un bilancio inaugurale dei più positivi. “Siamo partiti molto bene. Anche se non abbiamo avuto valanghe di iscritti, i risultati delle immatricolazioni ci hanno positivamente stupito. Diversi studenti non soltanto campani, in particolare provenienti da Bologna e Parma, hanno scelto di iscriversi proprio qui”. Un segnale importante a dimostrazione del fatto che la città partenopea attragga da ogni dove per la sua imponente tradizione musicale e teatrale, “soprattutto perché a Napoli si fa l’arte”. Ideato con l’obiettivo di formare esperti di alto livello nelle diverse culture professionali connesse con l’ambito dello spettacolo, il percorso focalizza la sua attenzione su tre principali aree di apprendimento: la storia del teatro, della musica e del cinema occidentali, che “non sono, però, da intendersi come mondi a compartimenti stagni, piuttosto al pari di vasi comunicanti”.
Né attori né registi, ma professionisti delle arti. Significativa, insieme alla denominazione plurale del Corso, la dicitura ‘Storia e Teoria’. Questo perché “non siamo l’Accademia dove si formano gli artisti”, bensì un’officina universitaria che forgia “umanisti dello spettacolo, addetti alle arti e operatori consapevoli dei sistemi comunicativi che riguardano tali professioni”.  All’insegnamento curricolare si accompagna “un articolato programma culturale: appuntamenti con artisti del cinema, attori e registi teatrali, come anche lezioni-concerto, seminari tematici. L’anno scorso abbiamo organizzato un workshop con Enzo Moscato nella Sala Assoli, attigua al Teatro Nuovo di Napoli, dunque anche spostandoci nei luoghi dove si pratica l’attività teatrale”. Sono in programma, tra ottobre e novembre, e poi di nuovo in primavera, iniziative affini, “tra cui una legata al teatro in carcere, quindi con un’altissima valenza sociale, un’altra ancora sul rapporto tra la canzone napoletana e il cinema di inizio Novecento”. Un esperimento riuscito con grande successo di pubblico nell’anno passato è stato per esempio ‘Cinema mon amour. I giovedì dell’Astra’ che ripartirà prossimamente nella sala di via Mezzocannone. 
Prospettive professionali. Numerose le possibilità, “perché nella realizzazione di allestimenti, pellicole o concerti sono chiamati in causa una quantità enorme di artigiani e addetti ai lavori, dagli scenografi ai costumisti”. Non a caso, gli studenti impareranno a muoversi anche nell’ambito organizzativo, “un trait d’union tra umanisti e responsabili di comunicazione”, per entrare nel vivo dei circuiti di promozione e distribuzione di prodotti attinenti all’industria culturale. “Inviteremo in sede distributori cinematografici per rispondere a quesiti ricorrenti”. Per esempio, “come trovare i fondi per finanziare uno spettacolo o un film?”. Altri ospiti attesi sono i restauratori di pellicole. “Siamo in contatto con la Cineteca di Bologna, che l’anno scorso ha fornito gran parte dei materiali di studio, e presso…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 6 ottobre (n. 15/2017)
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