Stage in hotel a 5 stelle per Gaia e Miriam

Sono poliglotti, empatici e avventurosi. Hanno tante ambizioni; la più importante, contribuire al rilancio di un settore, quello turistico, tra i più penalizzati dalla pandemia, ma denso di potenzialità e prospettive. Hanno le idee ben chiare gli studenti di Hospitality Management, il Corso Professionalizzante, coordinato dalla prof.ssa Valentina Della Corte, che con l’anno accademico appena iniziato concluderà il suo primo triennio di vita. Ad aguzzare lo sguardo in direzione della conclusione degli studi ci sono, tra gli altri, Gaia Montecatino e Miriam Romano. Hanno entrambe completato lo stage del secondo anno e ora attendono la partenza dei primi laboratori e dei seminari con docenti stranieri. Gaia ha lavorato all’Atlantis Bay di Taormina, hotel di lusso 5 stelle, parte della catena di strutture esclusive VRetreats. Racconta: “Ho prolungato lo stage fino alla fine di settembre su richiesta del mio tutor aziendale. Volendo, avrei potuto completare la stagione turistica e concludere quindi alla fine di ottobre, ma ho preferito dare priorità alle lezioni e agli esami”. La sua esperienza professionale al front office è stata intensa, divertente e piena di soddisfazioni: “Per quanto sia salita la percentuale di ospiti italiani rispetto allo scorso anno, l’albergo è un punto di riferimento per gli stranieri. Russi, americani, spagnoli, soprattutto tra agosto e settembre ho parlato l’inglese più della mia lingua”. La passione che ha profuso nel suo lavoro le è anche valsa un premio assegnatole da un valutatore che, in incognito, ha visitato la struttura in estate. “L’hospitality management è un mondo che mi appartiene – afferma con convinzione – Mio padre è il direttore di un Resort. Da bambina trascorrevo le estati con lui nella struttura in cui lavorava e, già allora, mi incuriosiva il tipo di relazione che si instaura con l’ospite. Mi piace dedicarmi alle persone, farle sentire accolte e coccolate”. Gaia ha un distinto accento milanese: “Si sente ancora nonostante viva a Napoli da dieci anni – sorride – Sono soddisfatta del percorso universitario che sto seguendo. Hospitality Management è pratico e progettuale in cui si applica immediatamente quello che si apprende in teoria”. Altri mesi di stage sono previsti al secondo semestre del terzo anno: “Non vedo l’ora anche perché è un trampolino di lancio. So che c’è la possibilità di andare all’estero il che mi incuriosisce. Penso però che rimarrò in Italia: prima di andare altrove bisognerebbe conoscere bene la realtà del proprio paese”. Miriam, invece, la pensa diversamente e il prossimo anno si vede già in Spagna per il prosieguo della sua esperienza professionale: “In estate ho lavorato all’Hotel Britannique Naples e ho affiancato la manager dell’area Marketing and Sales. L’anno prossimo ho chiesto di partire per Barcellona o Madrid, due città in cui sono già stata in passato”. Sente forte il richiamo dell’estero: “ho bisogno di un confronto con un’altra realtà e vorrei potenziare il mio curriculum. Parlo già bene l’inglese e ora sto studiando lo spagnolo, quale occasione migliore?”.
Gli stage sono uno dei punti di forza del Corso che la prof.ssa Della Corte non ha mai mancato di sottolineare: “Li abbiamo organizzati in piena pandemia. Gli studenti sono stati risoluti, non si sono lasciati spaventare da nulla. Un 50% della classe è addirittura partita in Erasmus. L’estero li attira, motivo per cui ci stiamo impegnando per consentire loro di svolgere stage anche fuori dall’Italia”. Le lezioni sono ricominciate già da qualche settimana, “e presto partiranno i laboratori. Tra i vari, ne sono stati appena confermati uno dedicato agli eventi e un altro sulle lingue”. A novembre “daremo la cerimonia di apertura di inizio anno accademico con tanti ospiti illustri. A breve poi uscirà il bando per la prima edizione del Master in Hospitality and Destination Management – in collaborazione tra i Dipartimenti di Economia, Management e Istituzioni e di Agraria, Federica Web Learning e la University of South Florida – Avremo come docenti anche dei professori stranieri come Cihan Cobanoglu, Dimitrios Buhalis e Jay Brian Barney, dei grandissimi esperti dei settori che tratteremo. Interamente in lingua inglese, formerà degli esperti di top management delle imprese e delle destinazioni turistiche”.
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