Tra difficoltà di gestione e punti di forza, un Corso che resiste

Prossimi alla scadenza gli incarichi di otto Coordinatori dei Corsi di Laurea attivi presso il Dipartimento di Studi Umanistici. In vista della decorrenza dei rispettivi mandati, fissata a inizio luglio, viene naturale stilare un bilancio complessivo del lavoro svolto nei tre anni di nomina. “Molte cose sono cambiate da quando sono diventato Coordinatore”, parla il prof. Bernhard Arnold Kruse, docente di Letteratura Tedesca, eletto nel 2013 responsabile didattico del Corso di Laurea Triennale di Lingue, Culture e Letterature Moderne Europee, incarico riconfermato nuovamente nel 2016. “Non siamo perfetti – continua il docente – ma è innegabile: le lingue non sono mai in crisi, perché offrono una vasta gamma di possibilità lavorative e sono richieste praticamente dappertutto”. Anzi, considerati i molteplici settori d’impiego, “abbiamo in programma per l’anno prossimo un progetto, in collaborazione con gli studenti, che vuole indagare tutti gli sbocchi occupazionali aperti a coloro che conoscono bene le lingue dell’Europa”. 
Le difficoltà
Molteplici le novità che hanno interessato il Corso di Lingue, che insieme ad altri offerti dal Dipartimento – come ad esempio, Lettere Moderne – ha visto nel giro di poco tempo un raddoppiamento del numero di immatricolati. “Nel 2013 si contavano 257 matricole, mentre quest’anno la cifra si aggira intorno ai 520 nuovi iscritti”. Un aumento che comporta enormi difficoltà di gestione dal punto di vista della disponibilità delle aule e disponibilità del corpo docente di riferimento. Decisione perciò necessaria, come accaduto a Lettere all’inizio di questo semestre, la suddivisione in tre cattedre. “Abbiamo tripartito i corsi di alcuni insegnamenti obbligatori, come Letteratura Italiana e Linguistica generale, in gruppi paralleli, perché non si può fare un’unica lezione con un numero così alto di frequentanti”. Il miglioramento della didattica rientra tra le responsabilità dei Coordinatori che, tuttavia, devono armonizzare l’organizzazione complessiva con le risorse a disposizione dell’Ateneo. Sebbene il reclutamento di nuovi docenti sia di fatto permanente, “nel nostro Corso si avverte fortemente la carenza di docenti per le lingue e linguistiche”. Una criticità che dura da diversi anni e che rende complicata l’aderenza alle disposizioni ministeriali, in base alle quali da decreto “ciascun Dipartimento deve possedere un numero minimo di professori e ricercatori”. Per ogni comparto delle lingue offerte – inglese, francese, tedesco e spagnolo – “abbiamo, invece…
 
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