Un “napoletanissimo finlandese”: il prof. Vincenzo Cerullo

“Nun è overo ca nun se po fa. Si può fare tutto. Il mondo è aperto, senza limiti, basta volerlo. È questo il messaggio che vorrei far passare ai miei studenti”. Vincenzo Cerullo è un professore classe ’74. Partito da Melito, in provincia di Napoli, “vicino Scampia”, dopo una tappa in via Montesano, dove si è laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, è arrivato a Houston, Oxford e Finlandia. Nominato professore associato lo scorso luglio, il 26 marzo farà il suo esordio in aula al corso integrato di Farmacologia speciale e terapia genica e cellulare, insegnamento del Corso di Laurea in Biotecnologie Mediche. Un docente girovago, nonostante la sua idiosincrasia per gli spostamenti: “odio viaggiare, però il mio girovagare viene ripagato dalla contentezza di incontrare i ragazzi e scoprire le loro aspirazioni. La parte più bella del mio lavoro è il contatto con loro, ai quali voglio insegnare non solo quel poco che so, ma qualcosa che possa ispirarli e vada al di là di nozioni che ormai non servono più a niente. Google conosce più di qualsiasi persona. Il ruolo del professore è cambiato. Si è passati da un insegnamento…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 23 marzo (n. 5/2018)
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