Germania andata e ritorno: un rientro alla base felicissimo

Un ritorno a casa felice e un messaggio contro la fuga indiscriminata di cervelli. Protagonista il prof. Sergio Di Martino, docente di Ingegneria del Software al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione (Dieti), che ci racconta i suoi tre anni trascorsi in Germania, a Wolfsburg in Bassa Sassonia, il quartier generale della Volkswagen. “Sono diventato ricercatore in Informatica nel 2007 – dice Di Martino – poco prima della grave crisi universitaria, quando è iniziato il blocco degli scatti, che non si sapeva quanto sarebbe durato; per un giovane agli inizi, significa fare enormi sacrifici, senza nessuna prospettiva in termini di futuro e costruzione di una famiglia”. Una situazione, unita alle difficoltà del quotidiano, fortemente demotivante, esasperata dal bombardamento mediatico, tuttora in atto, in base al quale l’unica possibilità, per i migliori, è andare all’estero mentre restare significa essere, in buona sostanza, ‘uno sfigato’. “Ricordo un articolo di Roberto Saviano per La Repubblica, in cui diceva che a Napoli valeva la selezione naturale al contrario: restavano solo i peggiori”. Pertanto, nel 2011 accetta l’offerta di alcuni dirigenti della storica casa automobilistica tedesca incontrati ad un convegno e, dopo un periodo di sei mesi presso il loro centro di ricerche, si mette in aspettativa e si trasferisce. “Le sensazioni provate in quel periodo si possono riassumere molto bene con le parole di Aurelio De Rosa, un nostro laureato che oggi lavora a Londra per la società Facebook: sono un misto di stupore e inadeguatezza, ci si sente fuori luogo, si teme di aver fatto il passo più lungo della gamba, ma dura poco. Dopo due mesi, non voglio esagerare, ma si può dire che avevo la fila fuori la porta, perché la mia formazione di base e la mia preparazione erano superiori a quelle medie di un mio omologo tedesco”. L’esperienza tedesca è estremamente…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 10 novembre (n. 18/2017)
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