Giochi di ruolo, competizioni, documentari: stimolanti lezioni corrono sul web

Casi studio ed esercitazioni per far meglio comprendere ed interiorizzare i concetti teorici, piccoli giochi, competizioni, lavori di gruppo. Chi si iscrive oggi all’università non pensi di dover solo scorrere con gli occhi righe e righe di libri di testo. La creatività e il confronto con docenti e colleghi non hanno bisogno di una sede fisica per manifestarsi e corrono anche sul web per offrire un’esperienza di studio ricca e completa.
Argomento oggetto della spiegazione e analisi del caso specifico sono strettamente concatenati nelle lezioni del prof. Andrea Napolitano che ha gli insegnamenti di Istituzioni di Diritto Pubblico per Management delle Imprese Turistiche e Diritto Pubblico (6 dei 9 crediti) per Economia e Management, entrambi al primo anno. Qualche esempio: “Trattando delle competenze della Corte Costituzionale ho commentato con i ragazzi quattro sentenze che illustrassero, ognuna, una di queste competenze. O ancora, quando si è parlato di modifiche alla Costituzione ho portato come esempio l’ultimo referendum. Io insegno una disciplina che è sempre estremamente attuale”. Partire dall’argomento del manuale di studio per poi contestualizzarlo nell’attualità: “trovo sia un metodo molto valido perché permette agli studenti di partecipare ad una lezione più semplice e dinamica e di fissare meglio i concetti teorici – precisa il docente – Sul corso di Istituzioni di Diritto Pubblico, dove ho più ore, approfondiremo tre argomenti del programma e vedremo come lo Stato è intervenuto per aiutare l’economia in questo momento di crisi, parleremo di Diritto dell’ambiente e approfondiremo il ruolo della Regione e del Presidente della Regione ricollegandoci a tutte le ordinanze emanate di recente. I ragazzi di Nola proseguiranno il discorso con la collega che terminerà le lezioni dopo di me”. Il Diritto Pubblico è una disciplina che favorisce particolarmente un approccio pratico: “basta accendere la televisione. Sentiamo parlare continuamente di governo, decreti legge, rapporto Stato-Regioni. Soprattutto in questo ultimo periodo siamo bombardati di notizie e anche i ragazzi, che hanno una visione meno specifica delle questioni di cui trattiamo, non possono fare a meno di essere sfiorati da certe informazioni”. La difficoltà con la disciplina per studenti appena approdati all’università “di solito riguarda la corretta acquisizione del linguaggio giuridico. Io cerco di aiutarli in ogni modo, con slide dedicate solo alle nozioni, con tutto il mio materiale in Open Access e fornendo ulteriori materiali se mi vengono richiesti”. Il consiglio: “Sono giovane, mi reputo ancora uno studente. L’università è uno dei periodi più belli della vita. Ma bisogna impegnarsi seriamente, darsi degli obiettivi e magari formare dei validi gruppi di colleghi con cui ripetere dopo aver studiato”. 
Agli studenti del percorso Management, terzo anno di Economia Aziendale, il prof. Michele Simoni propone, per l’insegnamento di Marketing, svariati task volti all’applicazione dei concetti. “Una prima modalità di task è il workshop: lo studente deve risolvere un problema di marketing, carica il risultato nella classe virtuale e, nell’ottica di un modello di e-learning peer to peer, viene valutato dai colleghi. In questo modo è sia esecutore che valutatore”. Un secondo tipo di task “è un compito individuale o di gruppo che viene valutato da me per capire quale sia il livello di apprendimento raggiunto”. Agli studenti, ancora, viene assegnato anche un project work che consiste in un’analisi di marketing e in un marketing plan e, “con questo progetto, partecipano al premio promosso dalla Società Italiana di Marketing che si tiene a maggio”. Sulla Magistrale in Marketing e Management Internazionale il prof. Simoni ha anche Innovation and Business Design: “Lavoriamo con una logica simile alla Triennale. Agli studenti Magistrali sto proponendo anche il task wiki, che consiste nel guardare dei video e identificare delle parole chiave in modo da costruire una sorta di piccola enciclopedia”. C’è anche un guinness game: “Su una piattaforma, i gruppi composti dagli studenti si confrontano gestendo un’azienda, prendendo decisioni e capendo cosa accade”. Inoltre, “i ragazzi utilizzano degli strumenti di creative and design thinking online a supporto dell’attività di project work”. Ad entrambe le classi, a metà corso, “ho fatto svolgere una challenge, una session live. I ragazzi avevano venti secondi per rispondere a quesiti a risposta multipla e la loro collocazione nella graduatoria dipendeva dalla correttezza e dalla velocità delle loro risposte. Lo scopo non è stato quello di dare un voto, ma aiutarli a capire il grado della preparazione e quali concetti chiave, eventualmente, ripassare”. 
Testimonianze di trader e startupper
Anche il prof. Claudio Porzio in questo primo semestre è impegnato sia su una Triennale che su una Magistrale. Ad Economia degli intermediari finanziari, secondo anno di Economia Aziendale, gruppo A-D, “accanto alla teoria lavoriamo con dei test di autovalutazione. I ragazzi devono svolgere delle esercitazioni sugli argomenti delle lezioni, da commentare insieme”. Sulla Magistrale in Amministrazione, Finanza e Consulenza Aziendale, il docente ha il modulo di Venture capital e private equity dell’insegnamento Corporate e Investment Banking: “Alle lezioni teoriche affianco un project work che gli studenti eseguono a distanza, con assistenza online, e che riguarda la valutazione di un’impresa Fintech. Alla fine del corso lo presenteranno durante alcuni seminari”. Parallelamente “sto lanciando l’iniziativa Start Up Experience in cui porterò, a distanza, delle testimonianze di fondatori di start up”. 
Ha un insegnamento al primo anno il prof. Vincenzo Maria Cesaro, Diritto Privato, al Corso di Management delle Imprese Internazionali. In questo momento, “ci sono circa settanta-ottanta ragazzi in aula e un centinaio collegati da remoto. Svolgere la lezione in presenza è sicuramente l’opzione migliore, ma comprendo i loro timori”. Uno studio continuo e costante è fondamentale per l’apprendimento della disciplina, “e io faccio svolgere anche una prova intermedia proprio per verificare lo stato di avanzamento del loro apprendimento. Lo studente di Economia, probabilmente, tende a percepire il Diritto in maniera più ostica rispetto alle materie economico-aziendalistiche, lasciando spesso questi esami alla fine del loro percorso”. Il metodo che il docente porta in aula, che sia fisica o virtuale, “consiste nello spiegare la teoria, perché le matricole devono acquisire le basi, e nell’interloquire con loro portando molti esempi. Non voglio che la mia lezione sia un monologo, gli studenti devo intervenire, fare collegamenti tra gli argomenti poiché questo è segno che stanno imparando”. Il consiglio: “Non fermarsi al solo manuale. Insieme a questo deve esserci l’uso costante del Codice civile”. 
Ha l’insegnamento di Economia del mercato mobiliare per il terzo anno di Statistica e informatica per l’azienda, la finanza e le assicurazioni il prof. Daniele Previtali: “La didattica online – commenta il docente – comporta naturalmente un certo distanziamento e, stando in un ambiente rilassato come quello casalingo, gli studenti tendono forse a distrarsi un po’ di più. Proprio per tenerli maggiormente ancorati al corso, cerco di dare loro una varietà di contenuti e di proporre diverse attività”. Dopo alcune lezioni introduttive, ad esempio, “ho mostrato il documentario ‘The Untold story of the 2008 financial crisis’. Lo abbiamo guardato insieme, a distanza, al computer e, su base volontaria, ho chiesto di buttare giù qualche riga di riflessione”. Il docente assegna anche “degli esercizi più tecnici sulla valutazione dei titoli. Si tratta di esercitazioni in sincrono in cui io do delle indicazioni e mostro dei documenti. L’online si presta anche ad ospitare degli esperti esterni. Avremo Guido Gennaccari di Trading Room che farà una simulazione per mostrare come si comporta un trader che investe nei mercati finanziari. Poi ci sarà anche Daniele Germano di Natixis che interverrà sul tema della gestione del portafoglio”. Più avanti, poi, “vorrei proporre agli studenti un’attività di gaming, ma dovrò prima valutare la loro reazione. Ci sono delle piattaforme di gioco di ruolo dove possono simulare investimenti e vince chi ha creato il valore più alto”.
 
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