I ‘libretti sanitari’ degli edifici cittadini in un archivio digitale

È un patrimonio di dati unico in Italia quello conservato presso il Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria (DIST): un archivio che presto sarà reso disponibile on-line. “Fino agli anni ’70 solo le università erano deputate alle prove su calcestruzzo e acciai, e la Federico II era il riferimento non solo per la Campania, ma per tutto il Mezzogiorno. Noi abbiamo, quindi, un archivio cartaceo impressionante, che parte dagli inizi del ’900 e che rappresenta ‘il libretto sanitario’ di molte delle strutture che troviamo nelle nostre città: edifici pubblici, scuole, ospedali, caserme, ma anche case popolari o edilizia privata”, spiega il prof. Andrea Prota, Direttore del Dipartimento. Si tratta di un patrimonio sconosciuto ai più e che giace sugli scaffali di via Claudio, ma che a breve sarà catalogato e reso disponibile grazie ad un progetto nato da un’idea del prof. Prota e realizzato grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione. “Per studiare e valutare la stabilità degli edifici è necessario capire come sono stati costruiti, con quali materiali, e noi abbiamo questi dati. Sono inoltre presenti anche le prove di collaudo per alcune strutture come ponti o strade – spiega il prof. Prota – Quello che stiamo portando avanti, dunque, è un processo di digitalizzazione di questi documenti, molti dei quali scritti a mano, per creare un archivio digitale, suddiviso per anno, per Comune e per tipologia di struttura”. L’archivio ha una duplice funzione: da un lato…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 22 novembre (n. 18/2019)
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