Il prof. Federico Alvino è il nuovo Prorettore del Parthenope

È il prof. Federico Alvino il Prorettore Vicario che accompagnerà il prof. Alberto Carotenuto per i prossimi sei anni alla guida dell’Università Parthenope. Preside della ex Facoltà di Giurisprudenza e poi Direttore dell’omonimo Dipartimento, il prof. Alvino ringrazia il Rettore per la nomina, avvenuta il 15 novembre, e ricorda: “ho condiviso fin dall’inizio la candidatura del prof. Carotenuto. Così come tutto il mio Dipartimento. Ed è a quest’ultimo che va un grazie, perché la mia nomina è anche un segnale forte del ruolo che Giurisprudenza ha avuto nella costruzione del programma del Rettore”. Poi ammette: “C’è anche una certa emozione, dopo 9 anni alla guida di Giurisprudenza, nel poter dare un contributo alla gestione di tutto l’Ateneo”.
La nuova governance punterà al lavoro di squadra nel quale verranno coinvolte tutte le anime dell’Ateneo. “Il Rettore ha intenzione, e credo sia una misura necessaria tenuto conto delle energie presenti alla Parthenope, di nominare alcuni Prorettori delegati alla didattica, alla ricerca, alle tecnologie informatiche e forse all’internazionalizzazione. Si tratta di colleghi motivati, provenienti dai diversi Dipartimenti, con i quali condividere la gestione di un Ateneo che ha tante sfide davanti. Si coinvolgerà non solo chi ha avuto già esperienze di governo, ma anche colleghi che hanno competenze specifiche nei vari settori. Inoltre, quella delle incompatibilità per noi non sarà solo una questione di regole, quindi si cercherà di coinvolgere tutti evitando sovrapposizioni. Lo spirito con cui abbiamo iniziato questo sessennio è quello del massimo coinvolgimento di tutti, anche al di là dei rapporti formali: un giovane, anche se non è un associato o ordinario, competente e volenteroso può essere coinvolto, in qualche modo, nella gestione dell’Ateneo”.
Migliorare la comunicazione per risalire la china delle classifiche
Si darà nuova linfa e vigore all’Ateneo partendo dall’orgoglio di appartenenza. Il prof. Alvino, che si è laureato proprio alla Parthenope nel ’93, per ritornarvi come ricercatore dopo un periodo di formazione in altri atenei e all’estero, sottolinea: “sento molto l’esigenza di lavorare perché ci sia un orgoglio ritrovato nell’essere laureati, studenti, docenti di questa università. Dobbiamo lavorare per ridare al nostro Ateneo, soprattutto nel campo economico aziendale che è un nostro tradizionale pilastro, e delle scienze, quello smalto che aveva qualche anno fa e che, complice anche la riforma che ci ha trovato un po’ impreparati, ha perso. Il passaggio da una cultura della valutazione, forse anche un po’ approssimativa, a quella di una valutazione molto analitica, dettagliata, con standard misurati in modo oggettivo, ci ha spiazzati. Il prof. Carotenuto, in realtà, ha sempre avuto una sensibilità al riguardo anche da Prorettore, e ha intrapreso un percorso con cui ha cercato di trasmettere ai colleghi la necessità di monitorare i processi per valutarli anche internamente con parametri oggettivi”. “La razionalizzazione dei processi e la misurazione degli esiti dei processi – aggiunge – rappresentano un grande impegno di questo Rettorato per poter risalire la china di quelle classifiche che non ci hanno premiato, ma che spesso risultano contraddittorie e incoerenti con il premio riconosciutoci,  invece, dal Miur che ci incrementa i fondi proprio per le prestazioni che siamo riusciti a raggiungere nel campo della didattica e della ricerca. Va migliorata la comunicazione esterna, con i media, anche per dare giustizia a tutti i colleghi che si impegnano con risultati eccellenti e spesso…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola da venerdì 25 novembre (n.19/2016)
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