Il russo: “un idioma molto logico”

Un’innata passione per il mondo slavo è la cifra che contraddistingue il lavoro della prof.ssa Giuseppina Larocca, russista, da quest’anno accademico tra i nuovi docenti del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati. I suoi principali interessi di ricerca, oltre alla didattica della lingua russa, sono la letteratura del Settecento, la storia della critica letteraria e dell’emigrazione russe. Attualmente e fino alla conclusione del semestre in corso, la docente terrà le lezioni di Lingua Russa I-II e Letteratura Russa I per gli studenti iscritti ai Corsi di Laurea Triennale. “È un percorso di crescita davvero stimolante. L’Orientale è una sede molto prestigiosa e rappresenta per la slavistica italiana un importante punto di riferimento. Qui ha insegnato il prof. Riccardo Picchio, fra i capisaldi della slavistica nazionale e internazionale”,  afferma. Una tradizione consolidata nel campo linguistico e interculturale che, tuttavia, deve fare i conti negli ultimi anni “con numeri molto alti, soprattutto per quanto riguarda l’aumento degli studenti di russo”.
Come è nata la sua passione? C’è stato un evento in particolare che ha suscitato il desiderio di accostarsi a questa particolare cultura?
“Avevo 8 o 10 anni quando un pomeriggio vidi mio padre leggere un libro dalla copertina strana, scritto da un signore col nome altrettanto strano: era il ‘Che fare?’ di Lenin. Iniziai da lì in avanti a fantasticare sulle origini di quel cognome. Poco più tardi, a scuola, incontrai di nuovo quel titolo sui manuali di storia. Insomma, da quel pomeriggio sono stata colta dal fascino russo, con gli anni ho scoperto tante e altre numerose ricchezze di questo straordinario patrimonio culturale. È proprio vero, come scriveva Calvino, che la fantasia è un posto dove ci piove dentro”.
A cosa, secondo lei, si deve il boom di studenti? Il russo offre lavoro?
“La presenza sempre più crescente di russi in Italia ha fatto aumentare da parte di aziende, enti e fondazioni la domanda…
 
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