Inventano “uno slogan per Ingegneria” e il Dipartimento li premia

Tra presenza e didattica a distanza è ricominciato l’anno accademico anche  ad Ingegneria e per alcune ex matricole è arrivata la vittoria al concorso “A slogan for Engineering”, iniziativa lanciata dal Dipartimento lo scorso anno per i suoi neo-iscritti. Tre i temi su cui incentrare lo slogan più originale: Ambiente e territorio, Risparmio energetico ed energie rinnovabili, Tecnologia e web. 3.600 euro il premio complessivo da dividere in nove borse, tre per ciascuna categoria, del valore di 600, 400, 200 rispettivamente per primo, secondo e terzo classificato.
Studentessa coscienziosa e sportiva, Alexia Lanzaro, iscritta a Ingegneria Informatica, Biomedica e Telecomunicazioni, è la vincitrice del primo premio categoria Ambiente e territorio. Il suo slogan è “Se al progresso vuoi contribuire, una grande idea devi fornire. Non è importante rivoluzionare, ma ben progettare. L’ambiente ti può aiutare. Basta solo osservare!”. Il messaggio che ha voluto lanciare: “per contribuire al progresso bisogna avere un’idea, non necessariamente rivoluzionaria. L’importante è imparare ad osservare, partire da un concetto base per poi magari evolversi”. Progetto è una parola chiave della sua esperienza: “Il mio indirizzo di studi ha una forte componente progettuale che mi piace molto. Io amo la matematica, ma nella sua forma applicativa, e ho scelto di studiare Ingegneria proprio perché mette questa disciplina in relazione pratica e concreta con ciò che ci circonda”. La sua propensione è “per il ramo biomedico. Lo scorso anno ero stata ammessa ad Infermieristica alla Federico II, ma ho rifiutato per seguire la mia passione”. Il suo anno da matricola, purtroppo, è stato vissuto a metà: “Si trattava anche di un anno delicato perché, per la prima volta, il Dipartimento aveva introdotto i corsi annuali per le materie di base. Una scelta giusta, indubbiamente, per consentire a tutti di recuperare le lacune nel corso dell’anno e testare quanto si sta apprendendo grazie alle prove intercorso”. L’esperienza è stata, comunque, positiva: “La didattica a distanza non ci ha penalizzato, abbiamo continuato a lavorare e i professori ci hanno dato la loro massima disponibilità. Certo, è mancato il senso di comunità e il contatto tra noi studenti, ma posso ritenermi soddisfatta. Ho concluso tutti gli esami del primo anno e con buoni risultati”. Al momento, Alexia sta optando per un mix di lezioni in presenza e da casa: “abbiamo questa possibilità e io la sto sfruttando perché devo mettere insieme studio e ginnastica ritmica che pratico a livello agonistico. L’impegno è tanto, ma ho imparato a gestire la mia giornata, con un po’ di sacrifici e tante soddisfazioni. Sono una persona partecipativa e, se posso, mi piace dare il mio contributo”. Marika Riccardi, iscritta allo stesso Corso di Laurea di Alexia, si definisce simpaticamente una pecora nera “poiché, nel mio Corso, sono l’unica ad arrivare da un liceo linguistico invece che da una scuola del ramo tecnico o scientifico”. Si è aggiudicata il primo premio Tecnologia e web con “Se il progresso vuoi conquistare, il codice binario devi studiare”. Spiega: “Quando ho iniziato gli studi universitari il codice binario è stata una rivelazione. Durante il primo anno, con Programmazione dei calcolatori elettronici, mi sono resa conto di quanto questo argomento sia alla base del progresso. Adesso, con Fondamenti di Biomedica, comprendo ancora di più quanto la tecnologia impatti sull’uomo e sulle informazioni”. Una scelta coraggiosa, quella di Ingegneria: “Nutro passione per le lingue, infatti sto studiando per conseguire il C2 di Spagnolo, ma desideravo provare qualcosa di nuovo, volevo affrontare una sfida. Sono pienamente soddisfatta del mio percorso e ho concluso tutti gli esami del primo anno superandoli a pieni voti”. Anche per Marika il periodo del lockdown non ha rappresentato un ostacolo: “L’organizzazione che si è data l’università è stata eccellente. Sento, comunque, di aver vissuto quest’anno un po’ a metà. Io amo molto viaggiare e la situazione che abbiamo vissuto è stata penalizzante”. Al momento ha scelto di seguire le lezioni soltanto online: “Vivo in penisola sorrentina e per raggiungere il Centro Direzionale, dove si tengono le nostre lezioni, impiego circa un’ora e mezza di Circumvesuviana. Accanto agli esami di questo semestre abbiamo anche il laboratorio di MatLab, ma il professore lo ha organizzato e reso tranquillamente accessibile anche in remoto”. Marika ama molto la vita universitaria: “All’interno del Dipartimento ci sono tante attività per noi studenti e i nostri rappresentanti ci coinvolgono molto. A me sarebbe piaciuto vivere anche un’esperienza Erasmus in Spagna, ma ho preferito rimandare”. Con la somma vinta al concorso “acquisterò dei testi di studio o libri da leggere. Mi piacciono molto la letteratura italiana, francese e russa”. Al terzo posto per Tecnologie e web c’è Antonio Izzo, iscritto ad Ingegneria Informatica, Biomedica e Telecomunicazioni, con “GAN (Global Area Network). Oltre i limiti fisici, resta connesso!”. Lo studio dell’ingegneria delle telecomunicazioni “così come la recente esperienza di lockdown mi hanno fatto comprendere l’importanza e la vastità del concetto di rete”, sottolinea Antonio che è appassionato di Programmazione e machine learning. Dal 21 settembre è in aula: “Esercitarsi in presenza è un’altra storia. Io, comunque, preferisco tornare a studiare a casa dopo la lezione”.
 
Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli su www.ateneapoli.it
- Advertisement -




Articoli Correlati