1968-2018: ripensare un’utopia collettiva

150 studenti sono accorsi, il 23 aprile, nell’Aula Appia del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali (Dilbec) per assistere al convegno “1968-2018: Ripensare un’utopia collettiva”. Il 1968 è stato un anno intriso di fermenti sociali capaci di segnare uno stravolgimento dei costumi e dei modi di essere della società. A questa tematica il Dilbec insieme alla Direttrice Maria Luisa Chirico, e con i professori Federico Paolini e Elena Porciani, docenti di Storia contemporanea e Letteratura italiana contemporanea, e le dott.sse Paola Broccoli e Luigia Grillo, ha dedicato un incontro seminariale volto ad approfondire i lasciti culturali e sociali di quella fervida annata. I cori di protesta sollevati contro l’assetto della società non hanno riguardato la sola penisola italica. “Le fratture sociali emerse nel ’68 conobbero un’ampia diffusione – ha precisato il prof. Paolini – Ebbero il proprio epicentro nelle Università statunitensi per poi propagarsi velocemente nel vecchio Continente. La matrice delle tensioni sociali è pressoché uguale: un  sentimento avanguardistico avverso una società espressiva di paradigmi culturali accolti con insofferenza. In Germania, ad esempio, i giovani…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dall'11 maggio (n. 7/2018)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
 
- Advertisement -




Articoli Correlati