A lezione con Ciro, un paziente particolare…

Si chiama Ciro, ha 35 anni, è alto un metro e settantacinque centimetri e pesa settanta chili. Gli studenti che frequentano le lezioni di Medicina interna tenute dal prof. Emanuele Durante Mangoni lo conoscono bene, lo incontrano abbastanza spesso ed anche in orari inconsueti, alle sette del mattino, quando nella sede universitaria di Sant’Andrea delle Dame, nel centro storico di Napoli, il docente sottopone i problemi sanitari di Ciro all’attenzione dei suoi allievi, affinché facciano esperienza ed imparino. È un paziente molto particolare, perché è un manichino. O, per essere più precisi, un simulatore. Un simil-uomo realizzato in plastica, metallo, circuiti elettrici ed altri materiali che può sanguinare dalla bocca, dal naso o dalla cute, può urinare, tossire, raccontare la sua storia clinica per facilitare la diagnosi di chi lo ha in cura. Se ha la febbre o le convulsioni trema. Quando sta davvero male espelle bava dalla bocca. Ancora, può accusare il rantolo di un paziente con edema polmonare, può diventare tachicardico e soffrire di aritmie. Accusa sbalzi pressori e tutti, o almeno buona parte di quegli accidenti che complicano a volte la vita di noi tutti e ci costringono ad andare dal medico. Ciro è uno dei gioielli tecnologici dei quali si è dotato l’Ateneo quando – all’epoca si chiamava ancora Seconda Università degli Studi di Napoli – ottenne…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 20 settembre (n. 13-14/2019)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
 
- Advertisement -




Articoli Correlati