Angelillo, Colacurci, Migliaccio: i tre neo Direttori di area medica

La Seconda Università apre le porte all’autunno con diversi organi rinnovati o in fase di rinnovo. Alle urne a novembre (il 10 e 11) per eleggere le rappresentanze del personale docente, dirigenziale e tecnico amministrativo in seno al Senato Accademico per il prossimo triennio. Si vota per 10 Direttori di Dipartimento, 6 docenti di prima e seconda fascia e 3 rappresentanti del personale. Avviata anche la procedura per la nomina dei due membri esterni del Consiglio di Amministrazione, che saranno designati dal senato come da regolamento. Sono state già quasi del tutto rinnovate, invece, le cariche di Direttore di Dipartimento. Molte le riconferme. Tra i volti nuovi il prof. Luigi Maffei eletto fin da giugno al Dipartimento di Architettura, ha sostituito il prof. Carmine Gambardella. In area medica: il prof. Italo francesco Angelillo è il nuovo Direttore di Medicina sperimentale, subentra al prof. Liberato Berrino; il prof. Nicola Colacurci succede, invece, alla prof.ssa laura perrone al Dipartimento Donna, Bambino
e Chirurgia Generale; il prof. Antimo Migliaccio siede sullo scranno del prof. Gaetano Irace alla guida del Dipartimento di Biochimica Biofisica. il prof. Angelillo, 54 anni, ordinario di Igiene, alla Seconda Università dal 2005, prima di assumere il nuovo mandato, in una lettera ai colleghi, ricorda gli obiettivi raggiunti alla presidenza del Corso di Laurea in Medicina, sede di Napoli. Ne parlacome di un periodo “straordinario ed intenso nel corso del quale ho profuso, in maniera costante e con passione, tutte le mie energie per il miglioramento della qualità della
didattica, anche a fronte di difficoltà strutturali e di modifiche normative, a mio avviso non sempre condivisibili”. Poi aggiunge: “Ho cercato di ascoltare e di risolvere le problematiche di quanti si sono rivolti a me per i motivi più svariati. Ho interpretato il ruolo nel rispetto del pluralismo disciplinare: tutte le Discipline sono fondamentali e la loro ‘importanza’ non si misura in numero di crediti o di volte in cui lo studente ripete l’esame! Ogni occasione è stata vissuta per testimoniare la necessità di un impegno coerente con il nostro ruolo. Non so se sono riuscito nel mio intento, ma sicuramente ci ho provato!”. “Il nostro Dipartimento si è posizionato in ottima posizione nella classifica della Sun per ciò che riguarda la produttività scientifica – spiega il prof. Migliaccio, ordinario di patologia Generale, dal 31 agosto alla guida del Dipartimento di Biochimica Biofisica – Il mio obiettivo è quello di riuscire a mantenere alti questi parametri che abbiamo faticosamente raggiunto, anche se i fondi sono sempre di meno”. Le questioni che premono sulla struttura – aggiunge – “ma che sono comuni un po’ a tutti, sono quindi principalmente due: il recupero di fondi per mantenere la ricerca competitiva e la necessità di giovani leve. Sul primo fronte ci sono
colleghi che lavorano con grandi risultati, penso ad esempio alla prof.ssa Tucci e al suo grande impegno per il recupero di fondi europei, progetti di ricerca o fondi privati. Per ciò che riguarda, invece, la difficile questione delle risorse umane, possiamo almeno ritenerci soddisfatti di essere riusciti, lo scorso anno, a mantenere i nostri punti organico, senza subire le temute decurtazioni”. assegni di ricerca, concorsi: “è importante dare ai giovani delle buone prospettive di lavoro da noi, altrimenti questi saranno costretti ad andare via, a scegliere altre strade, e per la nostra Accademia sarebbe una grave perdita”. Altro punto su cui si sta lavorando è l’organizzazione didattica, con l’inizio del triennio del Corso di Tecnico di Laboratorio Biomedico, ma soprattutto con i corsi degli insegnamenti frequentati dai ragazzi del secondo anno di Medicina: “Ci si prepara ad un periodo particolarmente impegnativo
– confessa il prof. Migliaccio – Adesso, infatti, arriveranno da noi tutti quei ragazzi che hanno iniziato Medicina lo scorso anno – ricordiamo che a seguito di sentenza del Tar Lazio hanno potuto iscriversi quasi 700 studenti, cioè tutti i ricorsisti – Dovremo quindi gestire questa grande mole di studenti con le nostre poche risorse. Sicuramente
siamo pronti a fare tutto con grande entusiasmo e spirito di squadra per ampliare e migliorare tutte le nostre
attività”. Puntare su una sempre più intensa sinergia tra le tre anime del Dipartimento è uno dei principali obiettivi del prof. Colacurci, ordinario di Ginecologia e Ostetricia, delegato d’Ateneo allo Sport, alla guida del Dipartimento Donna, Bambino e Chirurgia Generale dal 1° settembre: “Negli ultimi tempi abbiamo creato un buon equilibrio, in particolare tra l’area ginecologica e quella pediatrica, e io spero di poter rendere sempre più salda questa armonia, per il bene dell’intero Dipartimento”. Fare lavoro di squadra è necessario per dare la giusta linfa all’attività di ricerca e di didattica: “È bene che ginecologi, pediatri e chirurghi mettano in comune le loro conoscenze proprio nell’ottica
di una maggiore interazione tra competenze per un migliore sviluppo scientifico”. Il neo direttore pensa anche a strategie comuni, ad esempio, per il reperimento di fondi per la ricerca: “Creare dei piani unitari di ricerca fondi, che possano interessare sia i rapporti con le istituzioni europee e nazionali, nonché aziende private è fondamentale per avere risorse necessarie per un avanzamento omogeneo e dare il giusto risalto a tutti i settori”. Da coinvolgere maggiormente sono anche gli studenti: “attualmente poco interessati alle dinamiche dei Dipartimenti, ma che, in funzione delle nuove funzioni di didattica e ricerca affidate alle strutture dipartimentali, è bene che vengano sempre
più coinvolti in tutte le attività che li riguardano”.
Valentina Orellana
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