Il prof. Marcellino Monda eletto alla direzione del Dipartimento di Medicina Sperimentale

Dalla Presidenza del Corso di Laurea in Medicina di Caserta alla direzione del Dipartimento di Medicina sperimentale, che ha sede a Napoli ed è dislocato nel centro storico, tra gli edifici di Santa Patrizia e Sant’Andrea delle Dame. È il percorso del prof. Marcellino Monda, ordinario di Fisiologia, che dirige anche la Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport nell’Università Vanvitelli. È stato eletto il 27 novembre al termine di una consultazione senza sorprese o colpi di scena, perché era l’unico candidato. Si è votato da remoto a causa delle restrizioni dell’accesso agli spazi universitari varate dal governo per contrastare il contagio del coronavirus. Poco meno di ottanta i componenti dell’elettorato: 17 ordinari, 20 associati, 26 ricercatori, 7 componenti del personale tecnico-amministrativo e 7 rappresentanti degli studenti. In sostanza, tutti coloro i quali fanno parte del Consiglio di Dipartimento. Monda raccoglie il testimone dal prof. Italo Angelillo, che ha lasciato la direzione del Dipartimento poiché è entrato a far parte della squadra del Rettore Gianfranco Nicoletti, il quale lo ha nominato Prorettore Vicario. L’elezione di Monda al vertice del Dipartimento lascia a sua volta una casella vuota, quella della Presidenza del Corso di Laurea in Medicina di Caserta e per colmarlo si andrà a votare forse già prima di Natale. “Mi sono proposto – dice il prof. Monda – perché ho pensato di poter portare la mia esperienza di Presidente di Corso di Laurea al servizio del Dipartimento. Ovviamente con la consapevolezza della differenza tra i due incarichi. Il mio impianto di conduzione resterà quello che ho messo in campo al timone del Corso di Laurea e sarà improntato alla grande sinergia tra la componente studentesca, il personale amministrativo ed i docenti. Solo attraverso questa sinergia possiamo migliorare i fondamentali, peraltro già di ottimo livello, del Dipartimento. Consolidare i risultati e migliorarli non sarà facile e per questo chiederò a tutte le componenti di aiutarmi”. Le questioni da affrontare? “L’attività degli Atenei – risponde il docente – si articola tra didattica, ricerca e terza missione ed il Dipartimento deve dare impulso a progetti ed iniziative in ciascuno di questi ambiti”. Parte dalla didattica: “Abbiamo due Corsi di Laurea Magistrali e due Triennali, sette Scuole di Specializzazione e cinque Master. Sono tutti incardinati nel Dipartimento e rappresentano un impegno didattico notevole. Se parliamo di Medicina il livello è già molto alto perché a Napoli il Corso di Laurea ha una valutazione ministeriale superiore alla media nazionale, come d’altronde il Corso di Caserta e quello in lingua inglese. Ovviamente bisognerà andare avanti lungo il percorso virtuoso attraverso una programmazione didattica ancora più puntuale e sempre più adeguata ad affrontare in tempi di Covid anche la didattica a distanza. Una sfida, quest’ultima, alla quale abbiamo già risposto adeguatamente nei mesi scorsi”. Relativamente alla ricerca, dice Monda, “il Dipartimento già produce un numero di pubblicazioni che lo pone ai primi posti a livello di Ateneo. C’è bisogno di incentivare il reperimento dei fondi per la ricerca attraverso le vie classiche come la partecipazione ai Prin ed ai Pon e tramite la collaborazione con enti terzi e realtà industriali. Abbiamo, per esempio, gruppi di ricerca di biomedicina che potrebbero stringere intese e contratti di collaborazione con enti terzi. Non che si parta da zero, ovviamente, perché il Dipartimento è già attivo su questo versante. Le attività vanno incrementate e migliorate perché attraverso l’apertura alle aziende soddisfaremo anche le esigenze della terza missione. Quest’ultima, come noto, si realizza attraverso l’apertura al territorio a tutto tondo. Dare voce alle esigenze del territorio ed avere un respiro internazionale sono due priorità. Abbiamo con noi in Dipartimento il delegato alla internazionalizzazione  dell’Ateneo, che è il prof. Sergio Minucci ed è stato confermato dal Rettore. Avere una persona esperta in Dipartimento che già per l’Ateneo si occupa di internazionalizzazione è una opportunità da valorizzare ancora di più”. Ribadisce: “Una cosa che si farà sempre sarà il coinvolgimento degli studenti e dei giovani ricercatori a tutti i livelli: assegnisti di ricerca, specializzandi e borsisti. I docenti avranno l’onore e l’onere di dirigere i processi dei vari gruppi di ricerca. Con il coinvolgimento di tutti la sfida potrà essere vinta”. Il Dipartimento, ricorda ancora il neo Direttore, non ha in questo momento carenze particolari dal punto di vista delle strutture e degli spazi. “Sono adeguati alle esigenze – dice Monda – e lo dimostra il fatto che il Corso di Laurea in Medicina abbia ricevuto non molto tempo fa la visita degli ispettori dell’Anvur e che abbiano espresso una valutazione positiva. Tra i parametri di giudizio ci sono anche le strutture. Abbiamo aule adeguate alle esigenze ed al numero di studenti. Alcune nuove con wifi ben funzionante e banchi ergonomici acquistati pochi mesi fa. L’Anvur ha promosso anche la didattica ed è stato un bel riconoscimento per il prof. Francesco Catapano, che è il Presidente del Corso di Laurea in Medicina che ha sede a Napoli”. 
 
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