Tesi di laurea: istruzioni per la ricerca bibliografica

Come si mette in atto una ricerca bibliografica per la stesura della tesi? Questo il tema dell’incontro ‘Chi cerca… trova’, tenutosi lo scorso 5 giugno sulla piattaforma Microsoft Teams dedicata e presentato dalle quattro tutor Angela Spiezia, studentessa del Corso di Laurea Magistrale in Neuroscienze cognitive, Francesca Parisi, al primo anno della Magistrale in Psicologia clinica, Anna Rocco, come la collega al primo anno di Psicologia Clinica, e Dalila De Vita, iscritta al primo anno del dottorato in Scienze della mente. “Noi possiamo aiutarvi con la stesura della vostra tesi – dice Francesca – ma ci sono conoscenze che si devono assimilare, e la prima tra queste è inerente alla ricerca bibliografica. Nello specifico è importante saper utilizzare le risorse interne all’Ateneo, ma anche esterne, saper selezionare le fonti informative, cioè articoli, periodici, libri, monografie, e saper citare i documenti per poi stilare la bibliografia. La ricerca impiega strumenti e fonti bibliografiche per fornire informazioni su opere, documenti e articoli disponibili per i vari settori disciplinari. È necessario seguire varie fasi affinché il lavoro venga eseguito correttamente: individuare l’argomento di ricerca, trovare gli strumenti più adatti, mettere a punto una strategia, individuare i documenti di interesse tra quelli rinvenuti e reperire il testo completo del documento”. Per il reperimento dei materiali sul network di Ateneo è necessario registrarsi con le credenziali, le stesse impiegate per l’accesso al Wifi. “Vari i cataloghi online di Ateneo – racconta Dalila – tra i quali vi sono EDS (Ebsco Discovery Service), Full Text Finder, Catalogo SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale), il Catalogo Italiano dei periodici (ACNP) e Share Catalogue. Per quanto riguarda le banche dati specifiche per gli studenti di Psicologia, ci sono ProQuest: PsychINFO – PsycARTICLES – PsyCRITIQUES, Psychoanalytic Electronic Publishing – PEP e Taylor&Francis. Si hanno poi dei database pubblici come Science Direct, Google Scholar e PubMed”. La ricerca pone anche il focus sulle citazioni, come sottolinea Angela: “una citazione bibliografica è un riferimento a una fonte specifica, a un testo. Si tratta di un identikit che ci permette di individuare il documento a cui ci riferiamo. Importantissimo è che la citazione bibliografica contenga: il nome di chi ha scritto il testo, l’anno di pubblicazione dell’edizione, il titolo del testo o del documento, il nome dell’editore, dove si trova la citazione e quindi il numero di pagina. Citare le fonti è molto importante per diversi motivi, tra cui dare credito all’autore, permettere al lettore di reperire il testo originale, documentare la natura delle proprie ricerche e, più importante, per non commettere plagio”. Per quanto riguarda l’ordine della bibliografia, Anna dice “le referenze devono essere inserite in ordine alfabetico, in base al cognome dell’autore. Nel caso in cui si abbiano due referenze per uno stesso autore, sarà necessario inserire tali referenze in ordine cronologico. Qualora le due referenze risalissero allo stesso anno di pubblicazione, dovrebbero essere inserite in ordine alfabetico in base al titolo. Seguire un ordine prestabilito è molto importante, al fine di redigere un lavoro quanto più accurato”. Nell’ultima parte, poi, le tutor hanno spiegato dettagliatamente ai presenti come stilare una bibliografia. Un’occasione importante, dunque, per gli studenti che stanno già lavorando alla propria tesi o che vi lavoreranno in futuro.
 
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