You, il robottino per i bambini extra-large

Il numero dei bambini obesi è in costante aumento. L’allarme lo ha lanciato da qualche anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che evidenzia come questa “epidemia” contemporanea interessi largamente anche il nostro Paese. Ma tra qualche tempo a contribuire a limitare il moltiplicarsi di bambini extra-large potrebbe essere You, il robottino interattivo nato grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Psicologia e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Design, Edilizia e Ambiente (DICDEA) della Sun. L’idea è del prof. Paolo Cotrufo che, grazie alla sua esperienza di psicoanalista, ha potuto constatare che il rapporto di ognuno con il cibo ha origine in famiglia.  “Ho avuto modo di rilevare un certo tipo di relazione specifica tra genitori e figli ogni volta che c’è in corso un disturbo alimentare, sia che si parli di obesità che di bulimia e anoressia”, spiega il prof. Cotrufo. Questa teoria “l’ho corroborata con il mio gruppo di ricerca costituito da Stefania Cella e Mara Iannaccone tramite una pubblicazione uscita l’anno scorso in cui mettiamo in evidenza come la relazione coi genitori e il comportamento alimentare sia mediata da una sensazione del figlio o della figlia di inadeguatezza, un senso di incapacità nel regolare le proprie spinte alimentari”. È dunque a partire da questa intuizione sui legami familiari nei casi di obesità infantile, improntati al controllo genitoriale e all’iper-protezione, che il docente ha pensato di mettere a punto uno strumento in grado di aiutare un bambino ad avere maggiore consapevolezza dei propri stimoli, sia di fame che di sazietà. “Per realizzare questo strumento mi sono rivolto alla prof.ssa Patrizia Ranzo la quale, avendo capito al volo l’importanza dell’idea, mi ha affidato alla prof.ssa Veneziano, docente di Design del nostro Ateneo. Lei ed i suoi studenti hanno disegnato il robot seguendo le mie indicazioni”. Circa questa fruttuosa collaborazione, la prof.ssa Rosanna Veneziano sottolinea: “Le problematiche sociali e la crescente necessità di fornire modelli di sviluppo alternativi, soluzioni a specifiche problematiche, sono state, negli ultimi anni, un naturale campo di interesse per la disciplina del design. Il corso di Social design della Laurea Magistrale in Design per l’Innovazione – Dipartimento DICDEA Sun, di cui sono docente, sperimenta un percorso…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 19/2015)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
 
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