1.600 modem e sim internet agli iscritti del primo e secondo anno di Triennale

Mercoledì 10 febbraio le rappresentanze studentesche hanno incontrato il Rettore Roberto Tottoli e il Prorettore alla Didattica Rosario Sommella. Diversi i punti all’ordine del giorno che i rappresentanti hanno tenuto a presentare, viste le difficoltà che gli studenti hanno affrontato nell’ultimo anno a causa della pandemia da Covid-19 lungo il percorso didattico. Tra le novità assolute, l’istituzione di un fondo economico di contrasto al ‘digital divide’, divario che si crea tra chi può disporre di un accesso facilitato alle risorse in Internet e chi purtroppo non ne possiede i mezzi. Inizialmente, spiega Arianna Gargiulo, iscritta al terzo anno di Mediazione Linguistica e Culturale, “questa misura, che si basa su fondi di Ateneo e rappresenta un notevole sforzo da parte di quest’ultimo, era prevista soltanto per le matricole del primo anno, ma considerate anche le criticità che hanno coinvolto l’anno scorso gli studenti del primo è stato un bene far sì che anche loro – adesso iscritti al secondo anno – potessero accedervi”. A partire dal prossimo mese saranno, inoltre, distribuiti, secondo criteri di reddito corrente, circa 1600 modem e sim internet agli iscritti del primo e secondo anno di Triennale: un segnale importante che di questi tempi costituisce una mano tesa agli studenti in difficoltà con il pagamento delle tasse e con tutte le spese materiali che l’Università richiede, tra l’acquisto di libri e testi di ricerca. “Dall’anno scorso, già con la precedente Rettrice, L’Orientale si è impegnata per far sì che anche il corrispettivo delle tasse fosse rapportato alla nuova situazione economica (con famiglie in cassa integrazione o al momento disoccupate), tuttavia questo a volte non basta e l’attuale soglia di reddito prevista dalla ‘no tax area’ dovrebbe essere riformulata a favore di un Isee annuo minimo inferiore. Lo saprà bene chi gestisce questi dati in Segreteria, che le famiglie che hanno raggiunto i diecimila euro annui rappresentano la metà della platea studentesca. Per loro, l’Università è una cosa da ricchi”, interviene Alessia Mercuri, di Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe. Per questa ragione, anche i laureandi di luglio avanzano una richiesta sulle tasse: “è possibile fare eliminare la rata di giugno? Ci sembra ingiusto pagare una tassa per poco meno di un mese”, sottolinea Fabiana De Luca, considerando la tripla rateizzazione dei contributi universitari. Sullo stesso diritto si appellano anche i fuoricorso. “È penalizzante per noi aver continuato a pagare durante tutto l’ultimo anno una mora per i mancati requisiti di merito”, sottolinea Alessia. 
Al tavolo con il Rettore sono anche altre le questioni emerse e sulle quali manca ancora un piano d’azione congiunto. Per esempio, malgrado le false speranze nutrite dalla diminuzione dell’indice di trasmissibilità rt medio in Campania, l’Università procrastina la riapertura. “Non sappiamo, per esempio, se sarà possibile – come sta avvenendo in altri Atenei campani – iniziare almeno a riaprire le aule studio e consentire a chi ha difficoltà di seguire da casa, o ha i genitori in smart working con una o due postazioni pc occupate, di usufruire di spazi universitari che al momento sono vuoti”, dice Arianna. “Abbiamo spinto i rappresentanti – continua – a richiedere inoltre una connessione e Internet point accessibili nelle sedi, perché il wifi da noi ha funzionato solo in rarissime occasioni, questione che conoscono bene anche i docenti”. 
Lezioni dal primo marzo. Appelli e lauree in più?
Il piano di ritorno parziale con il ripristino della didattica e dei servizi in presenza, come ricevimenti, seminari e incontri con i relatori, dovrà attendere quindi ancora alcuni mesi per L’Orientale. Parimenti, gli studenti – soprattutto coloro che devono fare una lunga strada per raggiungere Napoli – chiedono che venga poi egualmente garantito il diritto del ricevimento a distanza. “Forse con gli esami della sessione estiva ci faranno tornare. Intanto, per il secondo semestre resta confermata la dad. Abbiamo ricevuto stranamente gli orari in anticipo visto che le lezioni riprenderanno a inizio marzo, ma – naturalmente – molti docenti sono ancora da definire”, la parola di Anna Crispino. Le lezioni inizieranno il prossimo 1° marzo e si concluderanno a ridosso della sessione estiva, il 28 maggio. Si attendono, nel frattempo, ancora notizie sull’introduzione di un terzo appello d’esame nella sessione in corso e un ulteriore appello di laurea a marzo per tutti i Dipartimenti, ma “i risultati della discussione finora lasciano poco sperare”, fa notare Anna. Se la data di marzo dovesse mai essere aggiunta, un gruppo di laureandi della Triennale chiede anche una proroga per l’iscrizione alla Magistrale. “Sarebbe ingiusto laurearsi ad aprile e aspettare settembre per iscriversi al primo anno di Magistrale, quando potremmo già da marzo iniziare a seguire i corsi e anticipare i tempi, senza invece essere costretti ad attendere dieci mesi per sostenere un esame, dal momento che le prime date per noi accessibili sarebbero quelle di febbraio 2022!”. È il discorso di una studentessa di Letterature e Culture Comparate, Cristina Ascolese. Un’ulteriore richiesta di deroga è avanzata, invece, dagli studenti della Magistrale che conseguiranno il titolo nel mese di aprile, tra cui prende la parola Flavia Romano, di Traduzione Specialistica. “Abbiamo una scadenza per il caricamento della tesi fissata al 15 febbraio, data stabilita unilateralmente sia per i laureandi di marzo sia per quelli di aprile. Abbiamo provvisoriamente caricato tutto il materiale. Ma dal momento che alcuni, come nel mio caso, stanno aspettando ancora le correzioni del relatore, è possibile che siano costretti a rimandare la laurea a quest’estate. Io, ad esempio, non so ancora se la mia docente mi chiederà o meno di aggiungere un altro capitolo e non tutti i relatori acconsentono ad approvare la domanda di laurea con la tesi incompleta. Ci rendiamo conto che sarebbe difficile da parte dall’Ateneo inserire d’improvviso un appello di laurea a maggio, cosa mai fatta, ma dato che la scadenza del 15 febbraio è ormai superata, vorremmo sottolineare che ci sembra un po’ assurdo richiedere la consegna dei materiali due mesi prima. Molti si ritroveranno con la tesi finita ad aprile, ma dovranno aspettare luglio per discuterla! Speriamo almeno che per le Lauree Magistrali si apra un minimo spiraglio per farle in presenza”. In riferimento, invece, all’interlocuzione tra il Rettore e i rappresentanti degli studenti, al momento sono due le misure che verranno approvate nell’immediato: “l’estensione dei due punti bonus sul voto di laurea della Triennale anche per gli studenti fuoricorso che riescono a conseguire il titolo entro quest’anno e una data aggiuntiva, ad aprile, per la convalida dei tirocini, visto che alcuni non riuscivano a utilizzare quella del 18 marzo per coincidenza con lezioni o esami e per altri ne avevano bisogno per riuscire a conseguire il titolo nella data del 26 aprile. Una misura che, per fortuna, ci consente di non dover pagare le tasse solo per la convalida dello stage”, riprende Anna. Martedì 16 febbraio, intanto, i rappresentanti ritorneranno alla sede del Rettorato a Palazzo du Mesnil per richiedere la riapertura imminente degli spazi e l’aggiunta del terzo appello. “Necessitiamo di soluzioni concrete, ormai non è più il caso di temporeggiare, soprattutto per il rientro in sede nel rispetto di tutte le norme di sicurezza”, conclude Cristina. “La dad sta mostrando, a distanza di un anno, limiti strutturali che occorre tamponare al più presto: esami che rischiano di essere invalidati, come è successo ai primi di febbraio agli studenti del triennio con Linguistica Generale per un errore del sistema, o lezioni che slittano perché Teams nega l’accesso. La gestione delle risorse online deve continuare a essere ottimale certo, ma non si può rimandare all’infinito la ripresa in presenza”. 
 
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