Mostra Didattica: tra il restauro di ‘furti d’arte’ e il lavoro nei cantieri delle chiese napoletane

“Abbiamo lavorato su tele e affreschi sequestrati alla camorra e rimasti abbandonati a se stessi – spiega il prof. Pasquale Rossi, Presidente del Corso di Laurea di durata quinquennale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali – Attraverso la collaborazione con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti Paesaggio e con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale deII’Arma dei Carabinieri di Napoli, abbiamo recuperato e trasferito nel nostro laboratorio diverse opere. A novembre molte saranno riconsegnate alla collettività e al patrimonio cittadino”. La Mostra Didattica delle opere d’arte è stata esposta in Ateneo dal 24 maggio al 2 giugno. Protagonisti del restauro sono stati gli studenti: “I nostri ragazzi hanno avuto una grande possibilità, con l’aiuto di docenti e tutor esperti nel campo hanno restaurato opere che altrimenti sarebbero rimaste nell’ombra a causa della mancanza di fondi”, afferma il prof. Rossi. Tra le opere ci sono affreschi, dipinti e sculture. Alcuni tra i lavori sono progetti di tesi. Il restauro è un intervento impegnativo, coordinato da varie figure professionali e svolto in collaborazione con il Laboratorio di Diagnostica che si interessa dell’aspetto scientifico. Gli studenti hanno anche lavorato nei cantieri didattici di chiese napoletane come “Sant’Anna dei Lombardi, Santa Maria del Parto, ma anche la Cappella Pappacoda e la Cappella del Crocifisso al Suor Orsola”. Il restauro è un’attività dove vale molto il gruppo e il confronto: “Alla fine si diventa una grande famiglia”. Grazie anche ai numeri contenuti di iscritti…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 15 giugno (n. 10/2019)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
 
- Advertisement -




Articoli Correlati