Open Day della Scuola di Medicina

Apre virtualmente le sue porte, alle aspiranti matricole già pronte ad indossare il camice, la Scuola di Medicina e Chirurgia. Offerta formativa, modalità d’accesso ai Corsi, sbocchi occupazionali verranno presentati il 24 febbraio, nella giornata di Open Day organizzata in collaborazione con il quindicinale di informazione universitaria Ateneapoli. Oltre 2.000 sono le prenotazioni già arrivate ad una settimana dall’evento.
La giornata si dividerà in due momenti: “Al mattino ci sarà una presentazione generale della Scuola, con interventi di circa mezz’ora per ogni Corso di Laurea. Daremo agli studenti uno spazio per porre le domande anche se, negli anni, abbiamo imparato ad anticipare le loro richieste. Sempre in mattinata, infatti, ci sarà un momento tutto dedicato ai test d’ingresso”, illustra la prof.ssa Nella Prevete, ricercatrice al Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali. Nel pomeriggio, poi, “saranno aperte aule dedicate per ogni percorso con docenti che risponderanno a domande più specifiche e offriranno informazioni”. Come sempre anche dal vivo, “a seconda del tempo a disposizione, abbiamo dei video da proiettare. È un modo per introdurre agli studenti gli spazi che andranno a frequentare mostrando, ad esempio, il Policlinico o come è fatta una sala odontoiatrica. Ai ragazzi piace perché cominciano ad immaginare un ambiente che è molto lontano da tutto ciò che frequentano abitualmente”. Tra i video più apprezzati di solito, “quelli in cui ci sono gli studenti universitari che raccontano la loro giornata tipo. Il grosso della mattinata, comunque, solitamente va via guidando le future matricole alla scoperta del test di ingresso”. Non è soltanto questione “di cosa studiare per prepararsi al meglio, ma anche di capire come funziona un bando, la finestra temporale che questo apre e in cui bisogna iscriversi. Questi ragazzi arrivano da un contesto protetto e vengono improvvisamente proiettati in una realtà nuova che, anche burocraticamente, non è molto semplice da gestire”. In passato si è svolta anche qualche altra attività, connessa con l’orientamento in ingresso: “Ad esempio, abbiamo avuto piccoli gruppi di scolari che, su richiesta specifica delle scuole, sono venuti da noi e, affidati al Coordinatore del Corso di loro interesse, hanno fatto anche una visita mirata nelle nostre strutture. Altre attività si cercava di accorparle con l’alternanza scuola-lavoro, pure per guidare ad una scelta più consapevole”. Anche per quest’anno, “la previsione è di arrivare a circa 3.000 partecipanti, il nostro numero sostenibile oltre il quale preferiamo non andare. Le scuole campane con cui siamo in contatto sono, comunque, sempre le stesse e negli anni i numeri di partecipanti si sono alquanto standardizzati”. Le lauree di area medica “sono sicuramente percepite come forti anche in virtù degli sbocchi professionali che queste offrono. Vanno scelte, però, con consapevolezza. Spesso i ragazzi non hanno effettivamente cognizione dell’impegno che richiedono questi studi così come, ad esempio, della differenza tra i 16 Corsi delle Professioni Sanitarie che eroghiamo”. Al di là della voglia di entrare in un sistema che fornisce grosse opportunità “ci vogliono energia e motivazione per seguire il proprio sogno, come è normale che sia”.
 
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