Beatrice e Aleksis a Napoli per Conduzione del mezzo navale

La comune passione per il mare unisce le loro storie e quelle di tutti gli altri che percorrono la stessa strada, seppur le radici di questa scelta affondano in contesti diversi. Tra chi si è fatto ammaliare dal canto delle sirene ed è approdato alla Parthenope, Ateneo dalla centenaria tradizione nello studio del mare in tutti i suoi aspetti, Beatrice Sophia Cergol e Aleksis Pastars, due studenti residenti in altre regioni. Lo scorso 4 settembre hanno sostenuto con successo il test di ammissione al Corso di Laurea Triennale professionalizzante in Conduzione del mezzo navale (Dipartimento di Scienze e Tecnologie). Il Corso (30 posti disponibili) che attira l’attenzione di quanti coltivano il sogno di una carriera nautica. Due gli indirizzi: Coperta e  Macchine. 
Beatrice vive a Trieste, ha 21 anni e un diploma presso l’Istituto Nautico della sua città. Dopo la scuola superiore ha subito iniziato a seguire dei corsi per  diventare Ufficiale di Coperta, titolo che ormai dista solo qualche mese: “mancano gli ultimi 3 mesi da allievo e potrò sostenere l’esame. Sono molto fiera di questo traguardo”. Stava già svolgendo l’incarico a bordo di una nave della compagnia marittima Tirrenia quando è venuta a conoscenza di un percorso di studi accademico in questo settore: “ho subito deciso di iscrivermi. Un titolo di studi oggi è fondamentale per navigare fuori dall’Italia, inoltre consente di ottenere molti più punti nei concorsi”. Il lockdown l’aveva obbligata a stare a casa ma, quando le misure di sicurezza sono state allentate, la nuova matricola della Parthenope non ci ha pensato due volte a ripartire: “la compagnia sta adottando tutte le misure obbligatorie, siamo tutelati e tuteliamo i passeggeri”. A bordo l’allievo di coperta non svolge nessun compito specifico, ma ha il dovere di osservare tutto ed essere sempre disponibile: “sto imparando a conoscere tutte le responsabilità che comporta il ruolo che a breve andrò a ricoprire, quello di Ufficiale”. Beatrice ha la passione per il mare sin da bambina, in parte ereditata dal padre che lavora per Wärtsilä, un’azienda specializzata in motori marini. A questo si aggiunge il forte legame che Beatrice ha con la sua città, la sua Piazza Unità d’Italia affacciata sul mare, con i palazzi storici e i caffè a fare da cornice. “Non ho timore ad allontanarmi da casa, mi sono abituata dopo i lunghi periodi trascorsi a bordo, nonostante sia molto legata alla mia famiglia. Ma loro sono nel mio cuore e di fianco a me, a prescindere dalla distanza”. Nonostante l’esempio professionale del padre, impegnato da vicino con le macchine e gli impianti delle navi, per Beatrice la scelta di Coperta è stata obbligata, perché “è stato amore a prima vista. Stare sul ponte, vedere, avere il controllo. Non ho mai avuto dubbi a riguardo”. Un’altra passione che caratterizza l’infanzia di Beatrice è la pallanuoto, sport che ha praticato a livello dilettantistico con la Pallanuoto Trieste, arrivando a giocare anche un europeo con la Nazionale italiana. Adesso si allena con una squadra composta da giovani lavoratori, con appuntamenti flessibili in base agli impegni personali. Dice: “a Napoli ho un’amica che pratica questa attività, fa parte di una squadra, e le ho già chiesto di poter giocare qualche partita ogni tanto”. E se dalle passioni non ci si riesce mai ad allontanare del tutto, diverso è per quanto riguarda lo studio, di cui velocemente ci si abitua a fare a meno: “mi sono diplomata nel 2018, da allora non tocco un libro di studio. Ovviamente ora sarà difficile, mi dovrò impegnare, ma credo che tutto sia gestibile se c’è volontà e io ce la voglio mettere tutta”. 
Aleksis è di origini lettoni (Riga) ma vive da dieci anni ad Ancona, dove ha frequentato l’Istituto Tecnico Scientifico, indirizzo Trasporti e Logistica. È stato questo il suo primo approccio al mondo nautico, con qualche breve esperienza a bordo che lo ha fatto scoprire molto portato per la navigazione: “sono stati i miei genitori a spingermi verso questo percorso, ma ho presto appurato che mi piace molto”. Ha conosciuto il Corso in Conduzione dalla docente di Navigazione delle scuole superiori, anche lei laureata presso la Parthenope “e in più, è l’unica università a rilasciare un titolo di studi oltre all’accesso per l’esame da ufficiale”. Aleksis rientra tra gli ammessi al curriculum in Coperta, scelta compiuta innanzitutto per approfondire una formazione iniziata già alle scuole superiori, in cui diverse materie vertono su questo ambito. “Il test non è stato un grande scoglio soprattutto per chi come me aveva alle spalle una formazione specifica”, è stato piuttosto un ripasso delle nozioni di base apprese negli anni di scuola superiore. Non lo intimoriscono né l’idea di trasferirsi a studiare in un’altra città, né il lungo tirocinio previsto all’ultimo anno: “anzi, sono davvero entusiasta”. E se qualche piccola preoccupazione la destano le materie scientifiche del biennio che si appresta ad iniziare, si dice comunque tranquillo perché “studiando si può affrontare tutto”. Un ragazzo pieno di aspettative e voglia di cominciare questa avventura: “mi sto ancora sistemando per quanto riguarda l’abitazione. Poi voglio conoscere i miei futuri colleghi, iniziare a socializzare. Napoli mi attira molto, si tratta solo di ambientarsi in un nuovo contesto”. 
 
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