Cosimo Abbate, un ricercatore ‘in papillon’

Nasce come un gioco, diventa una realtà imprenditoriale. È la storia di Briganti Collezioni che oggi produce papillon classici, con un tocco di spensieratezza e modernità. Tutto inizia quando Cosimo Abbate, 30 anni, ricercatore nel campo dello Sviluppo Economico (ha avuto un assegno per il supporto alla didattica per la cattedra di Microeconomia alla Parthenope, è stato ricercatore all’Università di Lione e ora collabora al progetto Orchestra della Federico II), e suo fratello Alfredo, laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, decidono di dar vita ad una Startup. “Mi sono laureato in Finanza alla Federico II con 110 cinque anni fa, conosco bene il mondo della ricerca, mentre mio fratello quello del marketing e della comunicazione, infatti lui si occupa della pubblicità, io della struttura finanziaria in azienda”, spiega Cosimo. Il progetto nasce la notte di Capodanno 2014: “io e mio fratello cercavamo un papillon particolare da indossare per l’occasione, ma non l’abbiamo trovato. Poco soddisfatti delle produzioni industriali, decidemmo di produrli da soli, prendendo accordi con una collega, proprietaria di una sartoria, che ci forniva scarti artigianali di sete pregiate, in quantità troppo ridotte per poter realizzare vestiti”. La prima collezione contò tredici pezzi: “piazzati in un solo pomeriggio. Il fornitore, un negozio di abbigliamento napoletano, credeva più di noi nell’impresa, all’inizio. Visto quel risultato stupefacente, ci convincemmo che la nostra poteva diventare un’attività imprenditoriale, per cui registrammo il marchio”. Da lì una serie di successi, tanto che…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 18/2015)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
 
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