Gabriella Amodio: Hello Kitty, i sogni ed il coraggio

Tutti conoscono il marchio Hello Kitty, ma non sanno che è frutto del sogno di una giovane napoletana che dai banchi dell’Università ha osato immaginare un futuro internazionale per il suo personaggio dei fumetti preferito: “ero semplicemente curiosa. Il mio professore mi disse che se non avessi provato a fare qualcosa, di sicuro non ci sarei mai riuscita, così ho tentato e mi è andata bene. Ogni anno aggiungo al marchio una categoria merceologica e un Paese, ora siamo a diciannove. Senza raccomandazione, con cuore e fatica, sono arrivata fin qui: premiata due volte come imprenditrice dell’anno, intervistata al Maurizio Costanzo Show, a Palazzo Chigi, a confronto con tanti giornalisti delle più importanti testate”, racconta Gabriella Amodio, Owner and strategic marketing manager Openmark, che il 23 ottobre ha tenuto in Aula Medina un seminario su ‘La gestione internazionale del licesing. Un caso di successo: Hello Kitty’, nell’ambito della cattedra di Business Planning del prof. Vincenzo Sanguigni. L’imprenditrice spiega agli studenti della Specialistica in Marketing e Management Internazionale come ha mosso i primi passi: “mi sono laureata in Economia e Commercio e ho presentato domanda per un Master sperimentale in collaborazione con il MIT di Boston. Su 2.500 domande, 20 erano i posti per parteciparvi gratuitamente, ne ho vinto uno. Avevo ventidue anni. Nel periodo in cui volevo lanciare un nuovo brand, stava cambiando il mercato, diventava globale”. Il personaggio di Hello Kitty esisteva, ma era pressoché sconosciuto: “ho presentato un piano strategico di Marketing per il marchio, inviandolo ad una multinazionale giapponese. Dopo due mesi arriva una telefonata: il mio piano è piaciuto e l’Amministratore dell’azienda Sanrio stipula con me il primo contratto di licenza in Europa”. Ha iniziato con il produrre calze, sfruttando le competenze acquisite grazie all’attività di famiglia: “la legge 44, che favoriva l’imprenditoria giovanile, mi ha consentito di provarci una seconda volta, e ci sono riuscita. Questa concedeva finanziamenti per …
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 18/2014)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
 
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