Sviluppo sostenibile, le attività della Cattedra Unesco

Didattica, divulgazione scientifica, ricerca ad alto impatto sul territorio. È un ecosistema ricco di attività e relazioni quello rappresentato dalla Cattedra UNESCO in Ambiente, Risorse e Sviluppo Sostenibile, conferita all’Università Parthenope nell’estate 2020. È connessa all’omonimo dottorato del Dipartimento di Scienze e Tecnologie e la coordina il prof. Pier Paolo Franzese, docente di Ecologia. “Questo prestigioso riconoscimento è arrivato alla Parthenope nel centenario della sua fondazione, dopo oltre dieci anni di intense collaborazioni scientifiche con il quartier generale dell’UNESCO di Parigi, in particolare con la Divisione di Ecologia e Scienze della Terra, il Segretariato del Programma Uomo e Biosfera e la Commissione Oceanografica Internazionale”, precisa il docente. Due sono le direzioni lungo cui si muove: “Il raggiungimento dei famosi obiettivi per lo sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 e la sperimentazione di modelli di sviluppo sostenibile nelle Riserve della Biosfera dell’UNESCO”. Poi approfondisce: “In Campania abbiamo due di queste Riserve, il Vesuvio e il Parco del Cilento”. Al raggiungimento di questi propositi si punta grazie ad una serie di attività “sia didattiche che di ricerca e di Terza Missione, quest’ultima a beneficio anche dei cittadini, dei decisori politici e di altri portatori di interesse”. Didattica e ricerca sono principalmente sul Dottorato omonimo e internazionale, anche questo coordinato dal prof. Franzese: “per cui la Cattedra UNESCO rappresenta una sorta di bollino di qualità ricevuto sia per i risultati in termini di pubblicazioni che per la sua notevole rete di rapporti”. E infatti, alla base della Cattedra Unesco, c’è un ampio partenariato che include Università europee e internazionali in 4 diversi continenti, Riserve della Biosfera, centri di ricerca nazionali e internazionali come il CNR, la Società Italiana di Ecologia, la Società Italiana di Biologia Marina, il Consorzio Interuniversitario per le Scienze del Mare, l’Ordine Nazionale dei Biologi e associazioni di categoria come Asmel e Coldiretti. Ancora sul versante didattico “abbiamo contestualizzato in questo ambito il Master online in Project Manager della Pubblica Amministrazione, in collaborazione con Asmel, e lanciato un altro Master online, questo in collaborazione con l’Ordine dei Biologi, in Capitale Naturale, Servizi Ecosistemici e Contabilità Ambientale”. Lo scorso anno poi “è stato attivato il Double Degree con l’Università Nicolaus Copernicus in Polonia, dove c’è un Corso in Global Change Biology, per la Magistrale in Biologia per la Sostenibilità. Il Double Degree è un’altra importante attività realizzata con il patrocinio della Cattedra UNESCO”. E ancora il docente cita il progetto di ricerca, dall’acronimo MOSE, “che riguarda le aree marine protette italiane e la valutazione delle loro performance. Ho illustrato le nostre attività di più ampio respiro, ma facciamo anche diverse altre cose”. La Cattedra UNESCO, che ha sede a Villa Doria d’Angri, è stata conferita all’Ateneo per quattro anni, “poi ci sarà una valutazione delle nostre attività e, se avremo fatto un buon lavoro, ci verrà riconfermata”.
 
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