Un nuovo Laboratorio di Biologia grazie alla riconversione di spazi requisiti alla camorra

Attività didattiche e seminariali, nuovi laboratori, progetti di Terza Missione e ricerca ad alti livelli. C’è fermento, in questa prima metà di semestre, nei Dipartimenti dell’Università Parthenope come emerge dalle parole dei docenti che li dirigono.
Una prima importante novità è il ritorno delle aule alla capienza totale. In accordo con le disposizioni ministeriali, dall’11 ottobre, “data anche la disponibilità degli spazi e i numeri sostenibili, le nostre aule sono di nuovo occupabili al 100% – informa il prof. Riccardo Marselli (Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi) – In questi giorni, comunque, ho notato una certa fetta di posti liberi, il che vuol dire che ci sono ancora studenti che preferiscono o hanno necessità di usufruire della didattica blended”. L’affluenza, però, è davvero buona “e questo ci conforta. Abbiamo il pieno controllo degli ingressi nel Campus Pacanowski e i ragazzi stanno dimostrando di avere interiorizzato bene le regole seppure, a volte, con qualche comportamento un po’ leggero”. 
Certamen di Ragioneria e Matematica
A breve, prosegue, riprenderanno le attività seminariali integrative che consentono l’acquisizione di crediti formativi al posto di stage o tirocini “il cui svolgimento all’esterno dell’università comporta ancora qualche difficoltà che stiamo cercando di superare anche con l’aiuto delle aziende che di solito sono nostre partner”. Un’ultima nota sulla Terza Missione: “Abbiamo deliberato di riproporre all’Ateneo l’organizzazione del Certamen di Ragioneria e Matematica – iniziativa rivolta alle scuole e organizzata dai professori Raffaele Fiume e Francesca Perla – Lo avevamo interrotto durante la pandemia, ma negli anni scorsi era stato molto apprezzato”. La DAD, se opportunamente impiegata, è un valore aggiunto. Ne è convinto il prof. Federico Alvino (Dipartimento di Giurisprudenza): “Rispetto alla media di Ateneo, noi abbiamo una percentuale di studenti lavoratori più alta e la possibilità di fruire delle lezioni a distanza ci aiuta ad andare incontro alle loro esigenze”. Il docente si sofferma poi su alcune delle attività che definisce un fiore all’occhiello del Dipartimento. “Mi riferisco, ad esempio, al Master in Project Manager per la Pubblica Amministrazione – in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie e con l’Associazione Asmel – in partenza con la quarta edizione e per cui abbiamo ben centocinquanta iscritti”. Si tratta principalmente di professionisti che già lavorano nella PA o che aspirano a ruoli dirigenziali, ma “dieci iscritti sono membri del personale della nostra Università e questo ci inorgoglisce”. In coerenza con la strategia di Ateneo “che sta molto valorizzando la Terza Missione, ci tengo a presentare anche tre Laboratori pubblico-privati, approvati negli scorsi mesi, sull’innovazione e sostenibilità ambientale nella Pubblica Amministrazione, sulle relazioni di lavoro e sui beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”. Di queste attività, che consolidano i rapporti con il mondo della produzione, beneficiano anche gli studenti, “soprattutto gli iscritti agli ultimi anni o ai Master e i dottorandi, in termini di iniziative e di stage e tirocini”. Hanno definitivamente ripreso possesso dei loro spazi, marittimi e laboratoriali, docenti e studenti del Dipartimento di Scienze e Tecnologie. “E c’è una novità – informa il prof. Giorgio Budillon – Il Dipartimento ha acquisito un nuovo laboratorio di Biologia per la didattica grazie alla riconversione di alcuni spazi requisiti alla camorra che l’Ateneo ha ottenuto al Centro Direzionale, proprio di fronte al nostro edificio”. Duplica “quelli che abbiamo già – ormai insufficienti considerato l’alto numero di immatricolati degli ultimi anni e la parcellizzazione delle attività dovute alla pandemia – e ci aiuta a smaltire meglio le lezioni pratiche”. All’orizzonte, intanto, si vede nuovamente l’Antartide: “Tra un paio di mesi partirà la nostra squadra composta da due docenti del Dipartimento e tre tecnici. Rimarranno lì per due mesi e continueranno a lavorare alla valutazione dei cambiamenti climatici”. Il prof. Budillon è appena stato nominato tra i delegati nazionali al Comitato Scientifico per la Ricerca in Antartide (SCAR): “Per l’Italia ci sono due rappresentanti. Il nostro compito sarà definire le linee strategiche delle ricerche italiane in Antartide, coordinandoci con le altre quarantacinque nazioni che fanno parte dello SCAR”.
Scienze Motorie e la Cina
Sono tutti in sede anche al Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere. Mancano solo i primi anni della Triennale e delle Magistrali che cominceranno rispettivamente “la prima e la terza settimana di novembre – informa il prof. Andrea Soricelli – Anche nelle nostre aule è tornata la capienza al 100% e sto osservando un lieve incremento della presenza fisica dei ragazzi”. Gli studenti del Dipartimento sono stati particolarmente penalizzati, negli ultimi semestri, dall’impossibilità di svolgere le attività tecnico-pratiche al Cus: “Adesso sono ripartite tutte – a differenza delle scorse finestre temporali di apertura in cui alcune attività, ad esempio quelle natatorie, non erano consentite – ed è stato anche possibile organizzare dei piccoli recuperi”. Nel 2022 finalmente sei studenti Triennali partiranno alla volta di Ludong in Cina, per acquisire il Doppio Titolo. “A febbraio, invece, arriveranno da noi sessanta studenti cinesi. Di comune accordo tra i due Atenei si è deciso di fargli seguire online le lezioni del primo semestre e di accoglierli fisicamente nella seconda metà dell’anno accademico per svolgere le attività tecnico-pratiche”. Saranno ospitati nella residenza universitaria di Via Galileo Ferraris “e a via Medina avranno un’aula informatica dove seguiranno delle lezioni ad hoc per loro. Seminari e, appunto, attività tecnico-pratiche saranno il momento per socializzare con gli studenti italiani”. Si dice soddisfatto del primo mese di lezione anche il prof. Stefano Aversa (Dipartimento di Ingegneria): “Ho notato personalmente una maggiore interazione degli studenti in aula. Questo ritorno ci darà finalmente anche la possibilità di testare in presenza una novità che abbiamo introdotto da due anni: i corsi annuali per le matricole che, già in modalità blended o completamente a distanza, sono andati molto bene”. Sulle aule a capienza piena: “Credo incontri l’interesse degli studenti a venire in sede. Ingegneria poi si presta perché nel nostro edificio abbiamo aule belle, moderne, con ottimi impianti di areazione. E il numero dei nostri studenti è sostenibile”. Qualche novità per il futuro il docente lascia intuire che ci sarà: “Per il momento vogliamo concentrarci sulla didattica. Intanto i Corsi stanno convocando i Comitati di Indirizzo e non è escluso che introdurremo qualche cambiamento. Ma è ancora presto per parlarne”. Anche il prof. Aversa tiene ad accennare all’alta qualità della ricerca e delle attività di Terza Missione del Dipartimento. Nella recente VQR, la Valutazione della Qualità della Ricerca, “l’Ateneo doveva esporre quattro prodotti di Terza Missione e ha fatto una selezione. Due di questi vengono dal Dipartimento di Ingegneria – uno è il Consorzio Atena voluto dal prof. Elio Jannelli, l’altro è il Laboratorio di Monitoraggio Ambientale e di Ingegneria Ambientale Forense del prof. Massimiliano Lega – ma abbiamo tante sensibilità e filoni di ricerca in svariati settori”.
 
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