Plastic free, la Vanvitelli “una delle prime realtà in Italia ad abbracciare il progetto”

Un incontro all’insegna della sostenibilità, quello che si è tenuto lo scorso 24 gennaio presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche (Distabif). L’argomento, introdotto dal responsabile delle relazioni con gli enti dell’azienda Acquatec, dott. Domenico Imperatore, si accompagna a un’iniziativa portata avanti dall’Ateneo: il progetto ‘Plastic Free’. Già presente in sei Dipartimenti della Vanvitelli, tra cui quello di Architettura e Disegno Industriale che ne è stato il principale promotore, consiste nell’installazione di erogatori che attingono acqua dalla rete idrica pubblica attuandovi al contempo un processo di sanitizzazione e refrigerazione che abbatte la carica batterica, rendendo l’acqua più pulita e migliore al gusto, nonché consentendo una notevole riduzione del consumo di plastica monouso. Il dott. Imperatore ha sottolineato: “la Vanvitelli, e in particolare il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, è stata una delle prime realtà in Italia ad abbracciare il progetto Plastic Free”, poi ha sgombrato il campo da facili demonizzazioni: “il grave problema non è costituito dalle plastiche dure che vengono impiegate per vari scopi, ma quelle monouso che, dopo un singolo utilizzo, sono già un rifiuto”. Porta a sostegno della sua tesi un esempio: “Caserta conta 150mila abitanti, se ognuno di essi acquistasse una bottiglietta d’acqua al giorno, in questa singola città si avrebbero 150mila bottigliette che dopo un singolo utilizzo verrebbero gettate via. Non bisogna pensare al singolo oggetto, ma anche a ciò che rappresenta: la produzione di plastica prevede, oltre alla decomposizione del materiale, l’emissione di elevatissime quantità di CO2 nell’atmosfera. A causa dei rifiuti, le microplastiche…
 
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